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    Papa Francesco

    VENERDI’ SANTO: STABAT MATER E LA VIA CRUCIS SIMBOLO DI RICONCILIAZIONE - di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 15 aprile 2022

     

    E’ Venerdì Santo…. Stabat Mater dolorosa, iuxta Crucem lacrimosa, dum pendebat Filium. La Via Crucis papale al Colosseo. Per la XIII Stazione un gesto simbolico di riconciliazione tra ucraini e russi, ma Zelensky, Shevchuk, varie comunità ucraine protestano, dichiarandosi indignati e offesi. Pure il nunzio apostolico lituano a Kiev esprime perplessità.  E’ una reazione umana comprensibile, ma molto triste.

    UCRAINA/PAPA: I PAZZI PRO-ARMI – LA CONSACRAZIONE – SR. RAVASIO A DRAGHI– di GIUSEPPE RUSCONI- www.rossoporpora.org – 27 marzo 2022

     

    Nel dopo-Angelus del 27 marzo il Papa ha gridato che la guerra in Ucraina è "barbara e sacrilega" e ha richiesto la cessazione immediata delle ostilità. In settimana ha definito una vergogna e una pazzia alimentare fabbricazione e commercio di armi (il Papa è stato qui censurato dal Pensiero Unico Mediatico con l’Elmetto). Del tema discuterà il Senato della Repubblica martedì 29 marzo. Consacrate solennemente venerdì 25 marzo Russia e Ucraina alla Madonna. Una accorata lettera aperta di sr. Ravasio a Mario Draghi.

    UCRAINA/PAPA, POLONIA, KIRILL, CAROVANA PACE, SATRIANO – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 2 aprile 2022

    Mentre il Papa è da stamattina a Malta, prosegue la guerra in Ucraina. In questi giorni Francesco ha incontrato il presidente dei vescovi polacchi Gądecki (vedi il comunicato della Conferenza episcopale) e il presidente della Repubblica Duda. Intanto è partita per Leopoli una carovana della pace, accompagnata dall’arcivescovo di Bari-Bitonto Giuseppe Satriano (vedi il Messaggio ai fedeli per la Pasqua).  

    UCRAINA/PAPA: FERMATEVI! - KIRILL, SHEVCHUK, MERCANZIN, MEDICI RUSSI -  DI GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 6 marzo 2022

     

    All’Angelus di domenica 6 marzo 2022 nuovo, accorato, drammatico appello di papa Francesco perché in Ucraina cessi il frastuono crudele delle armi. Poi: da interventi del patriarca Kirill, dell’arcivescovo maggiore ucraino Sevchuk, del fondatore del Centro Russia ecumenica don Sergio Mercanzin. Ancora: un appello di circa quindicimila medici e operatori sanitari russi.

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