FILETTINO 2/GIOVANI: GLORIA … E IL SINDACO – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 23 giugno 2025
Filettino, come tanti altri piccoli comuni di montagna, è confrontato con il fenomeno dello spopolamento. Prime vittime i giovani. Ne parla in un’intervista (evocando anche alcune sagre paesane) la ventiduenne Gloria Giacomini, che vive quotidianamente tale situazione. I giovani filettinesi sarebbero lieti che l'amministrazione comunale valorizzasse maggiormente il loro impegno per la comunità … e il sindaco Paolo De Meis risponde alle considerazioni di Gloria prefigurando un cambio di passo per dare un futuro al paese. Alla fine una ricca galleria fotografica.
***** PAPA LEONE XIV, appello alla fine dell’Udienza generale di mercoledì 18 giugno 2025, piazza san Pietro: “Il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall’Ucraina, dall’Iran, da Israele, da Gaza. Non dobbiamo abituarci alla guerra! Anzi, bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati. In realtà, poiché nella guerra odierna ‘si fa uso di armi scientifiche di ogni genere, la sua atrocità minaccia di condurre i combattenti a una barbarie di gran lunga superiore a quella dei tempi passati’ (Conc. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes, 79). Pertanto, in nome della dignità umana e del diritto internazionale, ripeto ai responsabili ciò che soleva dire Papa Francesco: la guerra è sempre una sconfitta! E con Pio XII: ‘Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra’ “.
PAPA LEONE XIV, dopo- Angelus di domenica 22 giugno 2025, piazza san Pietro – “Si susseguono notizie allarmanti dal Medio Oriente, soprattutto dall’Iran. In questo scenario drammatico, che include Israele e Palestina, rischia di cadere in oblio la sofferenza quotidiana della popolazione, specialmente a Gaza e negli altri territori, dove l'urgenza di un adeguato sostegno umanitario si fa sempre più pressante. Oggi più che mai, l’umanità grida e invoca la pace. È un grido che chiede responsabilità e ragione, e non dev’essere soffocato dal fragore delle armi e da parole retoriche che incitano al conflitto. Ogni membro della comunità internazionale ha una responsabilità morale: fermare la tragedia della guerra, prima che essa diventi una voragine irreparabile. Non esistono conflitti “lontani” quando la dignità umana è in gioco. La guerra non risolve i problemi, anzi li amplifica e produce ferite profonde nella storia dei popoli, che impiegano generazioni per rimarginarsi. Nessuna vittoria armata potrà compensare il dolore delle madri, la paura dei bambini, il futuro rubato”. Che la diplomazia faccia tacere le armi! Che le Nazioni traccino il loro futuro con opere di pace, non con la violenza e conflitti sanguinosi! *****
GLORIA GIACOMINI: NASCERE E VIVERE A FILETTINO…SAREBBE BELLO SE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE…
Continuiamo a occuparci di Filettino (il comune più alto del Lazio a 1075 metri, 518 residenti, circa 350 effettivi, piramide demografica rovesciata con forte restrizione dai trent’anni in giù), dopo aver evocato nell’articolo precedente la figura indubbiamente di rilievo di un sacerdote, don Alessandro De Sanctis (1918-2017), che per 75 anni ha servito la stessa comunità attraverso l’annuncio e la pratica del Vangelo (vedi https://www.rossoporpora.org/rubriche/cultura/1241-filettino-1-memoria-don-alessandro-de-sanctis-75-anni-da-pastore.html ).
Anche Filettino, come del resto tanti altri piccoli comuni della montagna appenninica, è confrontato con il problema dello spopolamento, che in sintesi è ben indicato dal rapporto molto negativo tra nascite e decessi, solo in parte corretto dal saldo migratorio.
Pochi bambini, pochi ragazzi, pochi giovani e quei pochi in parte se ne devono andare per la mancanza di lavoro. La ventiduenne Gloria Giacomini, creativa, sensibile, generosa nel servire la comunità (diploma di maturità in scienze umane al liceo di Subiaco, membro del Consiglio direttivo dell’associazione giovanile ‘Costis ardua’, rupe scoscesa come quella su cui è nato il paese) è una delle poche a resistere. Con quali prospettive? Approfondiamo il tema (che è sì politico – poiché interessa la polis, la città – ma certo non ha colore partitico, di schieramento) in un’ampia, vivace intervista su gioie e dolori del nascere e crescere a Filettino (con l'evocazione tra l'altro dei momenti belli di alcune sagre popolari). A seguire un'intervista pure corposa al sindaco Paolo De Meis che risponde agli auspici di Gloria e prefigura un rilancio di Filettino anche in ottica giovanile.
Gloria, Filettino e i giovani… partiamo ab ovo… che cosa succede oggi se una giovane coppia decide di dare alla luce una nuova vita a Filettino?
Secondo me è una coppia da ammirare. Anche perché lo fa nonostante la difficoltà di accedere a servizi che possono essere distanti da raggiungere. E’ bello che ci sia ancora chi si rimbocca le maniche, mette in gioco se stesso e vuole contribuire perché il paese continui a vivere…
Certo Filettino è immerso in uno scenario naturale incantevole, di cui si può godere fin da piccoli…
Sì, il nascere qui è una fortuna sotto molti aspetti. Aria pulita, paesaggi meravigliosi, belle passeggiate tra i boschi e i pascoli. Io e i miei coetanei siamo cresciuti in un ambiente tranquillo e libero; i nostri genitori ci lasciavano andare a giocare da soli, senza che si ci dovesse preoccupare dei pericoli che invece la città può presentare. Questo noi lo abbiamo apprezzato e lo apprezziamo molto, perché nel crescere ha sviluppato in noi una grande capacità di affrontare le situazioni difficili, capacità di problem solving … insomma siamo stimolati ad agire per risolvere subito il piccolo/grande problema che ci può capitare. Poi a Filettino siamo in pochi, ci conosciamo tutti e si creano così legami profondi che si dilatano nel tempo.
… e per la scuola?
Per l’asilo non ci sono problemi: l’ambiente è sereno, i bambini controllati, le maestre attente e appassionate. Alle elementari purtroppo ci sono pochi bambini e quest’anno si è potuta formare solo una pluriclasse e la mescolanza delle età può porre dei problemi. Le nostre maestre però sanno valorizzare le capacità individuali dei singoli e io ancora oggi ringrazio le maestre delle elementari per come ci hanno accompagnato e stimolato.
Fin qui, Gloria, hai illustrato in sostanza solo aspetti positivi del vivere da bambini a Filettino. Ma poi?
A partire dalle medie siamo costretti a viaggiare. Le medie le troviamo a Trevi, ma le superiori solo a Subiaco o Fiuggi o Anagni, insomma un’ora e mezza con il Cotral per andare e un’altra ora e mezza per tornare. Lo so per esperienza, avendo studiato al liceo di scienze umane a Subiaco. Inoltre chi vuol fare nuoto o palestra o altri sport deve mettere in conto un’altra ora di viaggio. Chi è supportato dalla famiglia, come è stato il mio caso, può anche farlo… ma io sono stata fortunata, altri invece no! La maggior parte dei giovani poi si trasferisce in settimana nelle città per l’università o per lavoro, che qui non si trova. E’ doloroso vedere allontanarsi tanti giovani… io vivo sulla mie pelle questa dinamica…
Con il crescere dell’età i problemi insomma aumentano…
Tra i 15 e i 25 anni siamo tutti confrontati con la mancanza di opportunità, non solo lavorative come detto, ma anche di socializzazione. Non abbiamo neanche un luogo in cui ritrovarci tra amici, una sede per svolgere attività ricreative. Sarebbe bello se l’amministrazione comunale ci pensasse seriamente! Per cercare di risolvere almeno parzialmente questo problema, i ragazzi del paese hanno creato nel 2014 l’associazione culturale Costis ardua (rupe scoscesa… il nome ricorda il primo insediamento di Filettino sul Cotardo), che ha unito giovani filettinesi di diversa età con l’obiettivo di organizzare eventi che contribuiscano a far crescere la comunità, attirando nel contempo anche tanti ragazzi dall’esterno. I fondatori hanno poi passato la mano e ci hanno lasciato in eredità questa associazione – oggi presieduta da mio fratello Giacomo -che noi continuiamo a promuovere con entusiasmo, concretizzando iniziative che coinvolgano l’intero paese nella speranza di alimentarne la vita.
Di alcune iniziative vostre o cui comunque contribuite parleremo dopo…intanto torniamo sulla mancanza in paese di stimoli in grado non solo di far rimanere i giovani, ma anche di attirarne di nuovi …
Filettino è un piccolo angolo di paradiso che meriterebbe di essere valorizzato al meglio. Sarebbe necessario sviluppare infrastrutture e attrazioni, creare quel lavoro che oggi manca e, quando c’è, non è accompagnato dalla dovuta attenzione ai giovani. Pensa un po’ alla meraviglia naturale della Fiumata, dove scendono in due torrenti alcune sorgenti dell’Aniene. Lì alla Fiumata esistono grandi strutture ancora in buono stato, ma inutilizzate, che potrebbero essere occasione per dare lavoro ai giovani, facendone un centro ricreativo o di incontri su tanti temi interessanti. Sempre alla Fiumata ci sono radure, bei sentieri in mezzo ai boschi. Mi vengono in mente le tante, enormi, curiose radici secolari, vere e proprie opere d’arte che stimolano la fantasia… ecco si potrebbe anche qui cogliere l’occasione per affidare a giovani il compito di curare i percorsi (pure per bambini), illustrarli.
Filettino è conosciuta anche perché comprende la stazione sciistica di Campo Staffi… negli ultimi anni però la neve latita…
E’ vero, ormai la scarsità di neve non è più una novità… però Campo Staffi può essere sfruttata tutto l’anno, facendone un luogo di attrazione – vasto com’è – per le famiglie, gli escursionisti in bici… anche questa un’occasione potenziale di lavoro per giovani…. Si dovrebbe investire di più su di noi, dandoci l’opportunità di dimostrare quello che valiamo. Penso che ci si dovrebbe ascoltare, perché pensiamo di avere le competenze, le capacità, le energie per fare la differenza.
Constato che il tuo cervello è un cantiere effervescente di idee... .
Lo sai, sono una ragazza propositiva, ottimista. L’amministrazione comunale è consapevole che tutti noi desideriamo contribuire a costruire una Filettino sempre più attrattiva, così che noi possiamo esserne parte attiva: certo, perché questo avvenga, diventa indispensabile l’aiuto del Comune!
Chissà se il sindaco ti darà qualche risposta? Intanto raccontaci di qualcuna delle iniziative di cui voi, ragazzi della ‘Costis ardua’, siete parte importante e stimolante (insieme ad altre realtà come ad esempio la Pro Loco, l’Ente parco Monti Simbruini, il coro Monte Viglio, i commercianti, ecc…) …ad esempio la festa della patata, a ottobre…
Quest’anno sarà la quindicesima edizione, sempre il sabato prima della seconda domenica di ottobre. Inizialmente si chiamava “sagra” della patata, tre anni fa è diventata “festa”. La ‘sagra’ era organizzata dal Coro Monte Viglio ed era concentrata in un unico stand. Noi, con l’aiuto dello stesso coro e grazie al sostegno attivo dei commercianti, abbiamo pensato di trasformarla in una vera e propria festa con tanti stand e altrettanti modi di cucinare le patate nella via principale. L’anno scorso era la terza edizione della ‘festa’ e abbiamo avuto un grande e gioioso afflusso di gente. Tantissimi i ragazzi, grande l’allegria…noi ci siamo dati molto da fare, eravamo tutti stanchi ma contentissimi. Quest’anno sarà ancora meglio, siamo fiduciosi…. Ogni anno ci inventiamo qualcosa di nuovo e impariamo dagli sbagli dell’anno precedente… si sa che errori se ne fanno sempre, la perfezione non esiste… basta esserne coscienti!
Parlaci anche di ‘Cantinando’, che quest’anno si è svolta il 4 gennaio, pure con grande successo di pubblico…
E’ una delle feste più belle del paese, perché si svolge nel centro storico, che così riprende vita come non accade invece per il resto dell’anno! Si aprono una ventina di cantine tra i vicoli, si mangia, si suona, si canta, si balla, si vendono oggetti artigianali.
Quest’anno tra i cartelli illustrativi spiccava una frase di Apuleio: “Un bicchiere per dissetarsi, due per l’allegria, tre per la voluttà e quattro per la follia!”…
Bel motto! (ride) … In verità noi della Costis ardua abbiamo riscontrato solo positività, niente particolari eccessi e nessuno tra chi offriva da mangiare e bere se n’è tornato a casa deluso… la risposta c’è stata, molto buona.
Il 18 aprile quest’anno si è svolta la Via Crucis, promossa in primo luogo oggi dalla vostra parrocchia di Santa Maria Assunta, piccola ma attivissima anche a beneficio dei bambini…
La tradizione è antica, un tempo c’era la processione del Cristo Morto. Poi nel 2009 la tradizione è stata ripresa per qualche anno, ma come Passione vivente… mi ricordo della maestra Carmelina che, quando eravamo ancora piccole, ci coinvolgeva tutte… io facevo la popolana… dove adesso sta la Locanda del Gusto, c’era un negozietto di oggettistica con Sonia e Pina che cucivano tutti gli abiti… io da bambina andavo a vederle. E’ del 2022 la nuova Passione vivente ed ora sono le catechiste che si occupano della riuscita dell’evento. Lo scopo della processione è ricreare la passione vivente di Gesù con le tappe principali e tutti i personaggi cercando di riportare al meglio scene realmente accadute…
Ho constatato che ad esempio tu e le tue amiche Lavinia e Marianna avete interpretato con molta dignità e dunque credibilità le Tre Marie (e tu eri Maria madre di Gesù) …
Sì, l’hai visto anche tu, eravamo molto prese dalla parte… c’era tanta emozione attorno a noi, tra i partecipanti. La Via Crucis, come anche altri eventi filettinesi, prevede che ci sia molto lavoro dietro, a monte e questo poi si traduce in una serietà di comportamenti, anche da parte di noi ragazzi, che ci ritroviamo a collaborare come quando eravamo bambini…
IL SINDACO PAOLO DE MEIS RISPONDE A GLORIA E PREFIGURA UNA RINASCITA DI FILETTINO IN CHIAVE GIOVANILE
Il sindaco di Filettino è il sessantaquattrenne Paolo De Meis - chirurgo presso l’ospedale di Avezzano – eletto nel 2023 e al suo secondo mandato dopo quello tra il 2013 e il 2018. Volentieri ha accettato di tentare una risposta – da primo cittadino di un piccolo paese di montagna - ad alcune domande emerse nell’intervista a Gloria Giacomini che riguardano una problematica comune a tante altre località appenniniche (e non solo) in via di spopolamento: l’emigrazione giovanile accompagnata da una forte riduzione delle nascite.
Egregio sindaco, parliamo di giovani a Filettino. Nell’intervista proposta più sopra Gloria Giacomini evidenzia tra l’altro l’urgenza che l’amministrazione comunale valorizzi il più possibile, stimolandola, la presenza giovanile a Filettino, a cominciare dalla messa a disposizione di un centro di ritrovo…
Assolutamente sì, è un'esigenza che sentiamo forte e a cui stiamo lavorando con impegno. La nostra priorità attuale è la costruzione della nuova scuola, un progetto all'avanguardia che sarà non solo antisismica, per garantire la massima sicurezza in una zona a rischio come la nostra, ma anche completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie all'installazione di pannelli solari. Questo permetterà ai genitori di vivere con maggiore serenità, sapendo che i propri figli si trovano in un ambiente protetto e moderno.
Una volta che la nuova scuola sarà ultimata, la vecchia struttura scolastica, di proprietà comunale, si libererà. Sarà proprio questo spazio prezioso a darci la possibilità di realizzare diversi progetti importanti per la comunità. In particolare, potremo finalmente spostare la Guardia Medica in locali al pianterreno, garantendo un accesso facile e immediato per tutti. E, cosa fondamentale per i nostri giovani, troveremo lo spazio ideale per creare un centro di aggregazione dinamico e accogliente, un vero punto di riferimento dove incontrarsi, socializzare e svolgere attività ricreative. È un impegno che prendiamo con serietà per dare ai ragazzi il luogo che meritano.
Personalmente presumo che non sarà facile riempire la scuola… ma questo è un tema che affronteremo in altra occasione. Invece: quando si può prevedere l’apertura di questo prospettato un centro di aggregazione per i giovani?
Comprendo la sua osservazione sulla scuola, e ne parleremo approfonditamente in un altro momento. Tornando ai giovani, tengo a evidenziare la nostra profonda attenzione verso di loro e le loro esigenze. Siamo pienamente consapevoli del grave fenomeno dello spopolamento che sta affliggendo il nostro paese. La nostra visione, tuttavia, non è quella di offrire posti di lavoro "garantiti" direttamente dal Comune. Crediamo invece sia nostro compito creare un terreno fertile, fornendo opportunità di lavoro che permettano ai giovani di investire su sé stessi, di sviluppare le proprie capacità e di migliorare concretamente la loro qualità di vita, così da poter scegliere di rimanere a Filettino. Si tratta di un approccio che mira a renderli protagonisti del proprio futuro economico e sociale.
Come diceva Gloria, sarebbe dunque necessario sviluppare infrastrutture e attrazioni, creare quelle opportunità di lavoro che oggi mancano…
Ha centrato un punto cruciale! Proprio qui, in questa struttura che ci ospita in questo momento, avverrà la riapertura di un ostello. Non solo, metteremo a bando anche la gestione di un altro ostello, quello storico di via del Calvario. Per quest'ultimo, stiamo già avviando i lavori essenziali per renderlo agibile: in particolare, l'adeguamento degli impianti alle normative di sicurezza e la sistemazione dell'ascensore sono passaggi fondamentali per ottenere l'agibilità. L'idea è quella di offrire nuove strutture ricettive che possano diventare volano per l'economia locale.
Quali i tempi previsti per la messa in funzione degli ostelli da Lei citati?
Per quanto riguarda l'ostello di via del Calvario, i lavori di messa a norma inizieranno tra qualche mese. Di conseguenza, prevediamo che entro l'estate del 2026 quell'ostello possa essere già pronto per la gestione. Per l'ostello dove si trovano ora gli uffici comunali, invece, i tempi saranno legati al completamento della nuova scuola. Una volta che la nuova scuola sarà pronta, le sedi delle diverse associazioni comunali che oggi occupano spazi nella vecchia sede municipale di Largo Martino Filetico, si trasferiranno negli ambienti della vecchia scuola. Questo libererà la storica sede comunale, dove andremo a ricollocare gli uffici dell'amministrazione. E, finalmente, in questa struttura dove ci troviamo ora, si recupererà lo spazio necessario per il secondo ostello. Ci tengo a rassicurare che i fondi sono già disponibili. Pubblicheremo i bandi di gestione e l'aspetto più interessante è che i due ostelli verranno consegnati "chiavi in mano": chi si aggiudicherà la gestione potrà letteralmente aprire il portone e iniziare immediatamente l'attività, senza ulteriori oneri di adeguamento.
Ma per i giovani i bandi spesso contengono richieste cui è loro difficile rispondere positivamente, già per il solo fatto dell’età che non consente di avere alle spalle grandi esperienze lavorative…
È una preoccupazione assolutamente legittima questa e di cui siamo ben consapevoli. Per questo motivo, abbiamo intenzione di redigere bandi che siano concretamente "a misura di giovane", facilitando la loro partecipazione. Questo significa che "limeremo" alcune delle richieste abituali che in passato hanno rappresentato un ostacolo. Per esempio, il requisito di un elevato fatturato annuo non sarà più un problema, perché sappiamo che un giovane all'inizio della sua attività difficilmente può vantare decine di migliaia di euro di fattur
Certo, ci saranno delle normative da rispettare per la gestione di un ostello, ma ci assicureremo che i ragazzi abbiano il tempo e il supporto necessari per acquisire tutte le conoscenze richieste prima di partecipare al bando. Un'altra innovazione importante sarà la possibilità di non pagare subito l'affitto. Daremo gli ostelli in gestione per un periodo lungo, dieci o dodici anni, potremo permetterci di non richiedere l'affitto per i primi due anni. Questo alleggerirà enormemente la pressione economica sui giovani, permettendo loro di avviare l'attività senza dover reperire fondi che spesso non hanno. L'affitto di questi primi due anni verrà semplicemente spalmato a partire dal terzo anno. In questo modo, i giovani potranno partire con maggiore serenità psicologica, concentrandosi sul guadagno sin da subito. Inoltre, i ragazzi potranno partecipare ai bandi sia come singoli che come membri di cooperative o società, aprendo così ulteriori possibilità di collaborazione.
Spesso però i giovani hanno competenze scarse in materia amministrativa e gestionale…
Questa è una considerazione molto pertinente e abbiamo già pensato a come affrontarla. I giovani non devono affatto preoccuparsi per il loro curriculum o per l'assenza di esperienza pregressa. Il Comune fornirà loro una preziosa opportunità di apprendimento e crescita attraverso un supporto che una volta veniva chiamato "incubatoio di impresa", dove i ragazzi troveranno a disposizione professionisti qualificati: commercialisti, referenti esperti, avvocati. Queste figure li guideranno passo dopo passo, aiutandoli a sviluppare le competenze amministrative e gestionali necessarie, fino a quando non saranno in grado di camminare autonomamente nel mondo imprenditoriale.
Non è il vostro un progetto molto ambizioso?
Siamo consapevoli che si tratta di un progetto ambizioso, ma la nostra determinazione a realizzarlo è ferma. Per noi è assolutamente fondamentale per il futuro del paese che i giovani non siano costretti a lasciare Filettino per raggiungere l'indipendenza economica o per formare una famiglia. In una fase successiva, una volta bloccato lo spopolamento, potremo anche concentrarci su un obiettivo più a lungo termine: richiamare con nuove opportunità di lavoro quei giovani che, purtroppo, sono già partiti. È un percorso difficile, ma questo obiettivo va perseguito con tenacia, almeno nel medio termine.
Nell’intervista Gloria accenna anche alla Fiumata e alle potenzialità anche ‘giovanili’ di quella zona ricca di natura e di strutture ampie…
Per quanto riguarda la Fiumata, abbiamo già un finanziamento e i lavori per sistemare la strada d'accesso e gli argini del torrente sono stati appaltati dalla precedente amministrazione. Inizialmente ci sono stati dei problemi legati agli espropri per l'allargamento della strada, ma sono stati risolti. Per gli argini del torrente, abbiamo proposto una soluzione più ecologica e armoniosa con il paesaggio: sostituire i gabbioni con le pietre con le terre armate, che possono essere rapidamente ricoperte dalla vegetazione, integrandosi perfettamente nell'ambiente naturale. Inoltre, abbiamo dedicato attenzione allo sviluppo di percorsi per escursionisti, rendendoli accessibili anche a persone con disabilità visiva, un impegno verso l'inclusività che ci sta molto a cuore.
Gloria cita anche la possibilità di valorizzare le tante radici grandiose presenti ai lati di strada e sentieri…
Lungo il percorso della Fiumata, le numerose e imponenti radici presenti sul territorio potranno diventare il fulcro di affascinanti passeggiate che uniscono natura, conoscenza e fantasia. La loro gestione e valorizzazione, magari con l'organizzazione di itinerari naturalistici e attività creative (come spiegare la flora e la fauna ai bambini delle scuole), potrebbe essere affidata proprio ai nostri giovani. È importante sottolineare che queste attività escursionistiche sono già svolte con competenza dalle guide ambientali locali; il nostro obiettivo è metterle a sistema per intercettare al meglio questa esigenza.
Anche qui, egregio sindaco, quali tempi si prevedono per realizzare quanto prospettato?
La realizzazione di tutto questo non avverrà a breve termine. Contiamo di completare la sistemazione della Fiumata entro la fine di questa legislatura, quindi nell'arco dei prossimi tre anni.
Gloria infine rileva anche le potenzialità di Campo Staffi, con le sue distese a oltre 1800 metri di altitudine…da valorizzare per tutto l’anno…
Campo Staffi è indubbiamente il simbolo della trasformazione e della rinascita di Filettino. Senza di esso, il nostro paese sarebbe stato un comune di montagna tra i tanti, con scarsissimo turismo e noto a pochi. È stato proprio Campo Staffi a innescare il notevole boom economico che abbiamo vissuto. Basti pensare a Val Granara, dove le tremila seconde case testimoniano l'afflusso di visitatori non solo in inverno, ma anche in estate, generando un indotto significativo per tutta la nostra comunità.
La sfida principale di Campo Staffi risiede nella gestione degli impianti turistici: un'attività che, nel migliore dei casi, tende a essere in pareggio. I costi elevati per il personale, l'energia elettrica, il gasolio e la manutenzione rendono difficile generare profitto, a meno di non integrare attività commerciali che possano coprire il deficit e assicurare un guadagno.
Inoltre, stiamo affrontando un cambiamento climatico. significativo. L'aumento delle temperature innalza la quota dello zero termico, e anche Campo Staffi ne risente. Tuttavia è una delle stazioni sciistiche più alte dell'Appennino. Altre stazioni a quote inferiori continuano la loro attività grazie ai finanziamenti pubblici, e noi intendiamo fare lo stesso. Il Comune è proprietario degli impianti di Campo Staffi, ma non li gestisce direttamente, e ogni anno è una corsa per trovare un gestore. Per questo, più di un mese fa, abbiamo pubblicato un progetto di finanziamento per una gestione minima di cinque anni fino a 50 anni. Il Comune metterà a disposizione del gestore tutte le sue proprietà a Campo Staffi, chiedendo in cambio un unico impegno: che la revisione generale della seggiovia del Cotento sia a carico del gestore.
Questo in primo luogo per la stagione invernale…
Nel bando abbiamo però tenuto conto della necessità che Campo Staffi sia fruibile tutto l'anno, non solo durante la stagione invernale. Per questo, abbiamo previsto la possibilità di costruire un ristorante o un bar allo sbarco della sciovia di Valle Manuela, un punto panoramico da cui si gode una vista superba sulle cime appenniniche. Stiamo anche pensando al rafforzamento dei percorsi di mountain bike e per gli escursionisti a cavallo. Nel bando è incluso anche un progetto cantierabile per un Parco avventura, con percorsi sulle corde e attività di arrampicata sugli alberi.
Anche qui si intravvedono opportunità professionali per i giovani…
Tutte queste attività rappresenteranno un'enorme opportunità per i giovani di Filettino, con l'obiettivo primario di bloccare lo spopolamento, favorire il ripopolamento e, nel lungo termine, persino un neo-popolamento. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una sola nascita, ed è imperativo invertire immediatamente questa tendenza per evitare la desertificazione del nostro territorio. Per noi, l'inserimento dei giovani di Filettino nella vita lavorativa comunale è una priorità esistenziale. Vogliamo che i giovani siano abituati a investire su se stessi, a cambiare mentalità e a mettersi in gioco, a diventare imprenditori. Se invece si limitano a cercare un impiego da dipendente, lo spopolamento purtroppo continuerà. Ho però una grande speranza: le nuove generazioni stanno mostrando un cambio di passo che ci permette di guardare con ottimismo al futuro del nostro paese.
P.S. Nella galleria fotografie che illustrano le interviste ed evocano alcune sagre popolari come la festa della patata 2024 o ‘Cantinando 2025’. Foto anche della ‘Via Crucis’ 2025.