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    LIBERTA’ RELIGIOSA: L’ITALIA COME I GAMBERI - di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 6 novembre 2014

     

    Dal ‘Rapporto 2014’ sulla libertà religiosa (in genere, non solo dei cristiani) nel mondo si evince che pure in Italia sta diventando problematica (soprattutto per i cristiani) la manifestazione pubblica di tale diritto fondamentale,  analogamente a quanto succede – in forma ancora più grave – in buona parte del mondo ‘occidentale’ . Uno stillicidio continuo di episodi intimidatori che potrebbero indurre molti a rinunciare alla propria libertà d’espressione controcorrente

     

    BAGNASCO: FUORVIANTE RIDURRE SINODO A COMUNIONE  PER DIVORZIATI RISPOSATI – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 22 settembre 2014

     

    Prolusione molto intensa in apertura del Consiglio permanente della Cei – Tra i temi principali anche le persecuzioni anti-cristiane, “l’oscura seduzione del fanatismo terrorista”, la famiglia come pubblico progetto di vita, la gente “stremata” dalla situazione economica (con un “fisco predatorio” e una “burocrazia asfissiante”), educazione e totalitarismo culturale. Bisogna avere il coraggio di andare pubblicamente controcorrente.

     

    FAMIGLIA/ ‘SENTINELLE’ INGIURIATE IN DIVERSE CITTA’ ITALIANE – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 7 ottobre 2014

     

    Se domenica la ‘Manif pour tous’ francese  è tornata in piazza con successo, in Italia si sono riviste in 60 città le ‘Sentinelle in piedi’ per dire con il loro silenzio un ‘sì’ chiaro alla famiglia e un fermo ‘no’ al decreto Scalfarotto ‘contro l’omofobia’. Purtroppo quasi dappertutto le ‘Sentinelle’ sono state gravemente disturbate con cori ingiuriosi, bestemmie e inviti a tornarsene in sacrestia. Aggressioni fisiche a Bologna. A Rovereto colpito anche un sacerdote, che è dovuto ricorrere al pronto soccorso. Frattura del setto nasale per un’altra ‘sentinella’

     

    IL CARD. BAGNASCO: OCCIDENTE MALATO E CHIESA DI POPOLO – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 3 settembre 2014

     

    Nelle tre omelie pronunciate a Genova per la festa liturgica della Madonna della Guardia il presidente della Cei insiste sulla malattia morale dell’Occidente e sul persistente radicamento popolare della Chiesa. Lo sdegno e l’orrore per il tentativo di cancellare la presenza cristiana in molte parti della Terra, in un mondo che “parla di diritti umani e di tolleranza universale”.

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