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    ROMA: PER FAMIGLIA E LIBERTA' DI PENSIERO VEGLIANO OLTRE 400 SENTINELLE

    ROMA: PER FAMIGLIA E LIBERTA’ DI  PENSIERO VEGLIANO OLTRE 400 SENTINELLE – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 28 giugno 2014

     

    Cresce il numero delle ‘Sentinelle in piedi’ in tutta Italia – Venerdì sera 27 giugno in oltre 400 si sono ritrovate a Roma in piazza San Silvestro -  Per la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, per la libertà di pensiero contro la legge Scalfarotto, in discussione al Senato – Giovedì 26, presentando l’ Instrumentum laboris sinodale, il card. Erdoe aveva elogiato la testimonianza di quella parte di popolo europeo che non rinuncia alla fedeltà al disegno di Dio sulla famiglia.

     

    Zitto zitto, piano piano, senza fare un gran baccano…ma il movimento italiano delle ‘Sentinelle in piedi’ sta finalmente crescendo in tutta Italia. Era tempo. Le cifre non sono ancora tali da impressionare l’opinione pubblica e soprattutto i padroni del sistema massmediatico. E tuttavia è ormai palese la crescita, oltre che costante, sostanziosa di un movimento che, tra i quotidiani nazionali, gode dell’attenzione partecipe del solo Avvenire, quotidiano della Cei.

    Rispondendo a una nostra domanda, giovedì 26, nella conferenza –stampa di presentazione dell’ Instrumentum laboris del prossimo Sinodo sulla famiglia, il relatore generale card. Peter Erdoe aveva osservato che in diversi Paesi dell’Europa occidentale, se è presente nell’opinione pubblica una consistente corrente relativista, ne è presente anche una altrettanto consistente, che “è fedele al disegno di Dio sulla famiglia”. Vedi quanto successo e succede in Francia con la Manif pour tous e i movimenti ad essa collegati come i Veilleurs debout. Nell’Europa centro-orientale, poi, ha evidenziato l’arcivescovo di Esztergom-Budapest citando in particolare Croazia e Slovacchia, non ci sono gruppi consistenti di relativisti e la maggioranza del popolo ha una sensibilità particolare contro i tentativi di ingerenza dall’estero in materia antropologica. Vedi quanto accaduto ad esempio in Croazia con l’inserimento nella Costituzione – contro la volontà dei relativisti sostenuti dall’estero - della specificazione “tra uomo e donna” per il termine “matrimonio”.

    Tra i movimenti popolari, certo trasversali, ma a forte impronta cattolica in difesa della famiglia e della libertà di esprimersi anche pubblicamente in suo favore, vanno annoverate le “Sentinelle in piedi”, ormai presenti in decine di città italiane. A Roma, dopo una prima ‘prova’ davanti a Montecitorio, si erano ritrovate in circa 200 il 5 aprile in piazza del Pantheon. Venerdì sera, a piazza san Silvestro, erano più che raddoppiate: in oltre 400 hanno vegliato come sempre per un’ora in silenzio – dopo una breve introduzione del portavoce romano Enrico Mantovano - volti in direzione dei Palazzi del potere politico, leggendo un libro e con un lumino davanti ai piedi. Alla veglia persone di ogni età; numerosi però ragazzi e ragazze sui vent’anni. Notati anche dei sacerdoti (uno sardo, un altro spagnolo). Fors’anche perché gli ingressi della centralissima piazza erano controllati da quattro cellulari della polizia, la manifestazione non è stata disturbata da contestatori della nota lobby: si sono invece fermati diversi turisti statunitensi, tedeschi e dell’est europeo che, chieste le ragioni del raduno e ascoltata la risposta, hanno espresso il loro appoggio.

    IL SINGOLARE ‘BENVENUTO’ DEI COMUNI DI SIENA E FERRARA

    Non dappertutto è andata liscia come a piazza San Silvestro. Ad esempio a Bergamo, Perugia, Trento le ‘Sentinelle’ hanno dovuto sopportare intrusioni e offese. A Siena, poi, è successo di peggio. La prima veglia si è svolta il 20 maggio in Piazza del Campo (la piazza in cui si svolge il Palio): una ventina di ‘Sentinelle’ avevano vegliato tra le pesanti e continue contestazioni di un gruppo di attivisti Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender). Il 22 maggio una consigliera del Pd, Katia Leolini, aveva chiesto al Sindaco di non concedere più la Piazza alle ‘Sentinelle’. E il sindaco Bruno Valentini aveva promesso che il regolamento per la concessione della Piazza sarebbe stato rivisto. Seconda veglia il 21 giugno: negata Piazza del Campo, concessa Piazza Tolomei, negata la posa del tradizionale cartellone indicatore delle ‘Sentinelle’, negata la distribuzione di volantini. Non è finita. All’ultimo momento le ‘Sentinelle’ sono state costrette a spostarsi a Piazza Salimbeni, dove erano attese dai contestatori urlanti che hanno disturbato – ancora una volta pesantemente – la veglia. Di più: le ‘Sentinelle’ sono state multate di cento euro dai vigili urbani, per aver fatto uso – alla fine della veglia e per cercare di soverchiare gli schiamazzi dei contestatori – di un megafono per la lettura del contenuto dei volantini.

    Questo a Siena. A Ferrara invece il Comune ha dato il benvenuto alle ‘Sentinelle’ (manifestano sabato 28 giugno) attraverso l’esposizione di uno striscione rosa pendente dal Palazzo municipale e un comunicato in bella mostra sul suo sito, a firma nientepopodimeno che del “Protocollo Interistituzionale per il Contrasto all’Omofobia” (P.I.C.O.), comprendente Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Università degli Studi di Ferrara/CGIL, ecc.. ecc.. Arcigay e Arcilesbica, Famiglie arcobaleno. Nel messaggio al buon popolo di Ferrara si legge tra l’altro: “Il movimento delle Sentinelle in piedi sta alzando i toni contro ogni discorso e pratica di apertura nella scuola e nella società a visioni inclusive e non assolutistiche della famiglia e delle relazioni umane e sessuali. (…) Il messaggio omofobico delle Sentinelle in piedi che manifestano per ‘difendere la vita, la famiglia, le relazioni tra i generi’, con un uso politico della religione e della fede, è un messaggio che divide e alimenta un clima di pregiudizio e di discriminazione e non può e non deve trovare spazio a Ferrara, città dell’associazionismo e del volontariato. (…) A questi valori si ispira il rifiuto di vedere lo spazio pubblico – la città di tutti non ha bisogno di ‘sentinelle’ o di ‘milizie’ (Ndr: da notare qui l’accusa implicita anche di ‘fascismo’)- invaso dal fondamentalismo”(…) L’augurio è che a Ferrara le Sentinelle si trovino a vegliare da sole contro i propri fantasmi”. Siena e Firenze: due begli esempi del ‘nuovo’ che avanza e che incomincia a sentirsi disturbato dai ‘silenzi’ di piazza delle ‘Sentinelle’.  Testimonianza inusuale che costringe però tutti a riflettere su quale tipo di società vogliamo. Almeno fino a quando la legge Scalfarotto (di presunto ‘contrasto all’omofobia’, se approvata così com’è) lo permetterà.  

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