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    JOCELYNE KHOUEIRY: LE BARRICATE ODIERNE? CONTRO IL ‘GENDER’ – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 8 marzo 2014

     

    Una ‘prima’ in Vaticano il convegno per l’8 marzo, giornata della donna. Intervista a Jocelyne Khoueiry, negli Anni Settanta-Ottanta alla testa dei reparti femminili del Kataeb/Forze libanesi, poi fondatrice dell’associazione “La libanaise – Femme du 31 mai” e del “Sì alla vita” nazionale.  La lotta contro il ‘gender’. L’apprezzamento per le riflessioni mediorientali del patriarca maronita Béchara Raï, incompreso nelle sue analisi fino a poco fa da certa politica internazionale .

     

    I TRE FRONTI DEL CARDINALE PATRIARCA BECHARA RAI – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 9 febbraio 2014

     

    A Roma, per la festa del fondatore san Marun, il vescovo François Eid (procuratore patriarcale) evidenzia nell’omelia le “tre fedeltà” della Chiesa maronita e i “tre fronti” su cui opera il patriarca Béchara Boutros Raï – Presenti i cardinali Sandri e Vegliò e tra i diplomatici, anche gli ambasciatori di Francia, Turchia e Australia e il primo segretario dell’ambasciata irachena.

     

    EUTANASIA: VERGOGNA SUL BELGIO, PAESE EX- CATTOLICO - di GIUSEPPE RUSCONI - www.rossoporpora.org - 13 febbraio 2014 

     

    La Camera dei deputati belga, seguendo il Senato, ha approvato giovedì 13 febbraio sera la legalizzazione dell’eutanasia anche per i minori: i bambini ‘incurabili’ potranno chiederla con l’accordo dei genitori, se giudicati in grado di discernere, consigliati da un’équipe medica e uno psichiatra o psicologo. Nella classifica delle vergogne mondiali il Belgio riesce così a superare perfino l’Olanda, in cui l'eutanasia è permessa dai 12 anni in poi. I vescovi locali si dichiarano “delusi”, “deplorano”: povero cattolicesimo belga!  

    CLAUDIO MARIA CELLI: FRANCESCO, TWITTER, CATTOLICI CRITICI – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 29 gennaio 2014

     

    Al Convegno di martedì 28 gennaio all’Hotel Columbus, promosso in primo luogo da Aleteia, il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali ha dato un bell’esempio di comunicazione colloquiale e nel contempo incisiva nel senso di papa Francesco. Tra l’altro evocate la riflessione sul controverso utilizzo papale di Twitter e le critiche da parte dei cattolici definiti “superpapisti” all’attuale pontefice.

     

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