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    MEDITERRANEO TRA ‘MAMMA LI TURCHI!’ E FASCINO D’ORIENTE – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 27 aprile 2016

     

    Presentato presso il Museo ebraico di Roma “Storie intrecciate. Cristiani, ebrei e musulmani tra scritture, oggetti e narrazioni (Mediterraneo, secoli XVI-XIX)", a cura di Serena Di Nepi, Edizioni di Storia e letteratura. Una serie di contributi singolari che indagano il complesso rapporto con i ‘turchi’ in secoli di battaglie, ma anche di accordi commerciali.

    TRE LIBRI CHE NON DELUDONO – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 4 gennaio 2016

     

    Tra gli innumerevoli testi che in questo periodo occhieggiano dai banconi delle librerie ci sentiamo di segnalarne tre, assai diversi tra loro, ma tutti interessanti per l’uno o l’altro verso: “Le pape François – un combat pour la joie” di Jean-Louis de la Vaissière, “Testimone della misericordia-Il mio viaggio con Francesco” del card. Walter Kasper in conversazione con Raffaele Luise e la traduzione italiana di un singolare libro di ricette della Guardia Svizzera Pontificia: “Buon appetito!”.

     

    PONZIO PILATO: FU FORSE ‘CRISTIANO NEL CUORE’? – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 25 marzo 2016

     

    In “Ponzio Pilato” lo storico Aldo Schiavone ricostruisce con rigore la figura del controverso governatore della Giudea. Che, secondo lo storico di diritto romano, non fu un ‘ponziopilato’ e neanche si lavò le mani né consegnò Gesù ai notabili ebrei perché lo crocifiggessero. E’ un testo appassionante che pone seriamente in dubbio alcuni punti fondamentali dello svolgersi della Passione di Gesù.

     

    TERRACINA: PAPA BRASCHI E LO SVILUPPO DI BORGO PIO - di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 12 agosto 2015

     

    Come Pio VI  ha inciso sulla struttura urbanistica di Terracina, un tempo ai confini dello Stato Pontificio. Quindici visite a testimonianza dell’interesse e dell’amore che Giovanni Angelo Braschi nutriva per la città. Il nuovo canale, il nuovo borgo, i nuovi palazzi, le nuove piazze come l’odierna piazza Garibaldi con la grande chiesa neoclassica del Santissimo Salvatore che prospetta sull’ampio emiciclo (progetto del Valadier poi modificato)

     

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