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    TERRACINA/URAGANO: PARLA IL SINDACO PROCACCINI-LA VISITA DI SALVINI

    TERRACINA/URAGANO: PARLA IL SINDACO PROCACCINI – LA VISITA DI SALVINI – di GIUSEPPE  RUSCONI – www.rossoporpora.org – 4 novembre 2018

     

    A colloquio con il sindaco di Terracina Nicola Procaccini a qualche giorno dall’uragano di classe 2 che ha investito la città laziale, provocando una morte diretta, una indiretta, decine di feriti, un centinaio di sfollati e danni ingentissimi a aziende, immobili e patrimonio verde. Questo pomeriggio il sopralluogo di Matteo Salvini per constatare gli effetti dell’uragano, per testimoniare vicinanza alla comunità locale ed assicurare un sollecito e adeguato aiuto economico del Governo.

    In questo stesso sito www.rossoporpora.org Terracina non è certo un nome sconosciuto. Ci siano occupati di questa città di oltre 40mila abitanti a metà strada tra Roma e Napoli (al centro del golfo omonimo tra il Circeo e Sperlonga), prevalentemente sotto l’aspetto culturale, come ad esempio in occasione dell’apertura del nuovo museo della città o richiamando l’importanza di papa Pio VI Braschi nello sviluppo della zona centrale di Borgo Pio. Stavolta invece siamo spinti a scrivere di Terracina - la città del tempio di Giove Anxur e della cattedrale romanica in cui fu eletto papa nel 1088 Urbano II – da un avvenimento inaudito (non solo a memoria d’uomo, ma anche di cronache secolari). Ci riferiamo al violentissimo uragano di classe 2 che nel pomeriggio di martedì 29 ottobre, in un quarto d’ora, ha sfigurato il volto del centro storico alto e basso: un morto per schiacciamento sotto un albero, un’altra morte indiretta per caduta e successive complicazioni, una decina di feriti ospedalizzati, oltre un centinaio di sfollati, danni ingentissimi a aziende, immobili e patrimonio verde. Oggi Terracina è irriconoscibile nel suo centralissimo viale della Vittoria, che porta al mare: priva dei suoi 35 pini secolari, l’arteria appare in una nudità anonima che stringe il cuore. E a Terracina alta, piazza Santa Domitilla (dove si affaccia il Museo della città, gravemente danneggiato) ricorda un luogo  bombardato. Sono solo due esempi: potremmo continuare con i gravi danni inferti all’Istituto delle Maestre Pie Filippini (primaria e asilo), lo scoperchiamento di diversi tetti come quello del vecchio ospedale, lo sventramento di interi appartamenti come in piazzale Aldo Moro (ex-piazzale Lido), lo sbriciolamento di alcuni muretti del lungomare e, purtroppo, ancora molto altro.

    Di quel che è successo parliamo con il sindaco Nicola Procaccini (di Fratelli d’Italia - la madre è Maria Burani Procaccini, fino al 2008 deputata e senatrice di Forza Italia). Il sindaco si è appena congedato da Matteo Salvini, che nel pomeriggio ha voluto constatare di persona la situazione, percorrendo a piedi la città nel suo centro storico sia alto (in particolare soffermandosi presso l’Istituto scolastico delle Maestre Pie Filippini, dov’è stato accolto con calore e speranza dalle suore) e piazza Santa Domitilla) che basso (viale della Vittoria fino al mare).

    Con Nicola Procaccini ricostruiamo dapprima i momenti drammatici di lunedì 29 ottobre, qualche minuto prima delle 16.00…

    Eravamo nella sala del Consiglio comunale, dentro il Palazzo del Municipio, a Terracina alta…stavamo discutendo un punto all’ordine del giorno, quando  improvvisamente abbiamo sentito come lo scoppio di una bomba che si abbatteva sull’edificio. Entrava polvere dalle porte che poi si sono spalancate… abbiamo visto un muro di cemento sventrato, vetri rotti in grande quantità. Abbiamo percepito che era successo qualcosa di orribile. Siamo usciti in strada e ci siamo trovati davanti a una situazione post-bellica. La città sembrava bombardata. Da Terracina alta abbiamo guardato verso Terracina bassa e abbiamo visto uno scenario apocalittico, con una lunga fila di grandi pini abbattuti…

     

    UN URAGANO DI TIPO TROPICALE, PIU’ DI UNA TROMBA D’ARIA

    Era qualcosa di più di una tromba d’aria… Sì, perché la tromba d’aria marina, quando raggiunge la terraferma, perde di intensità. Qui invece siamo stati confrontati con un fenomeno totalmente nuovo, di natura tropicale, sconosciuto nel Mediterraneo: è definito come un uragano di classe due, cioè un uragano che imbocca la via principale della città, rafforzandosi a ogni traversa e spazzando via qualunque cosa incontri sul suo cammino…

     

    SFIORATA UNA CATASTROFE DA CENTINAIA DI MORTI

    Quando ha visto Terracina alta e bassa in quelle condizioni, chissà che cosa ha pensato …Ho pensato che avremmo avuto a che fare con centinaia di vittime. Abbiamo contato due morti e una decina di feriti ospedalizzati, ma avrebbero potuto essere molti di più. Abbiamo evitato una tragedia ancora maggiore, perché alcune scuole erano state chiuse da poco, i negozi non erano ancora aperti, poi pioveva e molti erano restati in casa. Pensi che a Terracina alta è stato colpito in modo grave l’Istituto delle Maestre Pie Filippini (primarie e scuola dell’infanzia): mi vengono i  rividi a pensare che i bambini erano usciti da appena 10 minuti…

    Le prime misure concrete di sindaco e amministrazione comunale? Soccorrere e mettere in sicurezza le persone… c’erano macerie dappertutto, tegole, vetri, cornicioni, pali pericolanti… A trovare un alloggio a oltre cento sfollati, privi di un tetto (diversi altri erano stati accolti da parenti e amici). E’ stata sgomberata dalla sua trentina di ospiti anche la casa di riposo ‘Curzio Salvini’ (sempre a Terracina alta), gravemente danneggiata. Ci siamo subito coordinati con la prefettura, abbiamo istituito un centro operativo comunale a Terracina bassa… sono arrivate da fuori le squadre di soccorso… ma ripeto: un evento di tale natura resterà per sempre nella nostra memoria… pensi che, vicino a piazza Mazzini (viale della Vittoria) l’area Ghezzi (che avevamo sistemato da poco, luogo frequentato da molti bambini) è stata completamente distrutta… addirittura la forza dell’uragano era tale che ha sradicato alberi detti ‘schiacciasassi’ noti per la forza delle loro radici… niente, spazzati via… pensi che, tra i rami della magnolia di piazza santa Domitilla a Terracina alta è stato ritrovato un pezzo consistente dello stabilimento balneare ‘Sombrero’, gravemente danneggiato…pensi alle oltre 200 auto distrutte e alle decine di edifici lesionati…

    Anche i cittadini si son dati da fare… abbiamo visto ad esempio immagini di giocatori e tifosi del Terracina calcio mentre rimuovono i detriti sparsi nell’istituto delle Maestre Pie FilippiniSì, la cittadinanza ha mostrato una grande forza di reazione: Indubbiamente c'è stata una grande solidarietà, c'è stato un impegno commovente. Chi viene a visitarci deve trovarci in piedi, non in ginocchio. Noi siamo in piedi da un minuto dopo l’uragano. Ci teniamo alla nostra dignità. E posso ben dire che a meno di una settimana dal disastro molte strade sono state sgomberate, molti tetti riparati.

     

    IL SOPRALLUOGO ODIERNO DI MATTEO SALVINI

    Nel pomeriggio di oggi Matteo Salvini – che ha raccolto applausi in diversi momenti del suo sopralluogo - ha reso omaggio alla cittadinanza con queste parole: “(A Terracina) c’è una comunità forte, che non si perde d’animo (…) c’è gente che non aspetta comunque nessuno e che con estrema dignità ha già cominciato a lavorare, a pulire, a scavare. Ma il Governo c’è, lo Stato deve fare la sua parte”. Il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega ha anche annunciato che sono già pronti 250 milioni di euro per l’aiuto alle parti d’Italia colpite dal maltempo di questi giorni, somma che sarà stanziata dal prossimo Consiglio dei Ministri. E ha prefigurato la sospensione del pagamento delle tasse per i cittadini delle zone coinvolte… Matteo Salvini si è soffermato all’Istituto delle Maestre Pie Filippini – per la cui ristrutturazione il Comune ha lanciato una colletta che è destinata anche ad aiutare le famiglie degli sfollati -, a piazza Santa Domitilla e ha percorso tutto il viale della Vittoria fino al mare. Ha visto e, pur reduce dal cataclisma che si è abbattuto sul Veneto, mi è parso fosse colpito anche da quanto accaduto qui da noi. Ha assicurato l’aiuto del Governo. E questo è molto importante. Significativa per noi anche la visita di ieri, sabato, di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo. E sarà significativa anche quella di Nicola Zingaretti, presidente della Regione, prevista per domani, lunedì 5 novembre. Insomma siamo tutti consapevoli che, al di là delle differenze politiche, in momenti come questi dobbiamo essere tutti solidali in nome del bene comune.

    Si può già stabilire a quanto ammontano i danni? Non è ancora possibile quantificare con precisione i danni. Le stime dei danni prodotte da un migliaio di privati colpiti in varia misura dal disastro portano a una somma globale che dovrebbe aggirarsi attorno agli 8,5 milioni di euro. Quanto ai costi per la ricostruzione e riparazione di immobili e servizi di proprietà comunale potremmo essere attorno ai 4,5 milioni di euro. In totale al momento saremmo sui 13 milioni. Ma bisognerà aggiungere i costi per la casa di riposo e per il vecchio ospedale (di proprietà regionale) e poi quantificare i danni all'arredo urbano e al patrimonio del verde. 

    E i tempi per la ricostruzione? Dipenderanno molto dal denaro ricevuto. Se il peso dovesse essere in gran parte sulle nostre spalle, potremmo parlare di molti anni. Se invece l’aiuto finanziario fosse consistente, forse ne basterebbero pochi.

     

    SPERIAMO CHE PER NATALE TERRACINA POSSA PRESENTARE DI NUOVO UN VOLTO ACCOGLIENTE

    In quanto tempo la città potrà essere di nuovo agibile, di nuovo almeno un po’ accogliente, per il visitatore? La speranza è quella che per Natale Terracina si possa in qualche modo rimettere in piedi, essere agibile e dunque sia in grado di mostrare di nuovo un volto accogliente al visitatore.

     

    N.B. Altri articoli su Terracina in questo sito:

    . Il nuovo museo della città: arricchimento per Terracina  (https://www.rossoporpora.org/rubriche/cultura/593-il-nuovo-museo-della-citta-arricchimento-per-terracina.html)

    . Terracina: papa Braschi e lo sviluppo di Borgo Pio (https://www.rossoporpora.org/rubriche/cultura/511-terracina-papa-braschi-e-lo-sviluppo-di-borgo-pio.html )

    . Andersen a Terracina: una traduzione integrale delle sue note (https://www.rossoporpora.org/rubriche/cultura/708-andersen-a-terracina-una-traduzione-integrale-delle-sue-note.html)

    . L’ ‘Impegno’ a Terracina al Santissimo Salvatore (https://www.rossoporpora.org/17-l-impegno/286-l-impegno-a-terracina-al-santissimo-salvatore.html )

    . Francesco sotto gli ombrelloni di Terracina (https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/272-francesco-sotto-gli-ombrelloni-di-terracina.html )

    . Pasquale Basile: un Angelus Misericordiae donato al Papa (https://www.rossoporpora.org/rubriche/cultura/683-pasquale-basile-un-angelus-misericordiae-donato-al-papa.html )

     

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