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    VATICANO/SUORE: 'LIBERO' INTERVISTA GIUSEPPE RUSCONI

    VATICANO/SUORE: ‘LIBERO’ INTERVISTA GIUSEPPE RUSCONI – di Marco Bardesono – www.rossoporpora.org – 6 marzo 2018

     

    Nel numero di marzo di ‘Donne Chiesa Mondo’, mensile femminile de ‘L’Osservatore Romano’, dedicato a ‘donne e lavoro’, è apparso un articolo di Marie-Lucile Kubacki intitolato “Il lavoro (quasi) gratuito delle suore”. Sull’argomento il quotidiano ‘Libero’ ha intervistato telefonicamente Giuseppe Rusconi (‘Libero’, edizione di domenica 4 marzo, pagina 15). Riproduciamo qui l’intervista, a firma di Marco Bardesono.

    Suore straniere trattate come serve nelle case romane di cardinali e alti prelati. È quanto ha denunciato, per ora in forma anonima, l'inserto mensile dell'Osservatore Romano, “Donne Chiesa Mondo” diretto da Lucetta Scaraffia. Un reportage che ha fatto il giro del globo ed è stato ripreso dai principali organi di stampa del pianeta. Un tema spinoso sul quale non ha difficoltà ad esprimersi Giuseppe Rusconi, vaticanista svizzero italiano e ideatore del sito web www.rossoporpora.org, un blog  gettonatissimo oltre il portone di bronzo.

    Rusconi, lei ha mai avuto sentore di quanto scrive Marie-Lucile Kubacki?

    «In tutta sincerità, come potrà leggere sul sito rossoporpora, io ho intervistato decine di cardinali. Di solito lo faccio a casa loro. Le suore che lavorano in quegli appartamenti le conosco, le ho viste più volte e devo dire che non ho mai notato musi lunghi o percepito situazioni di tensione. Sono sempre stato accolto con un sorriso».

    Non ritiene anomalo che sia proprio l'Osservatore Romano a denunciare questo genere di abusi?

    «Sì, è parso strano anche a me. Non c'era bisogno di questo articolo, specie nella situazione odierna dove la Chiesa appare come un cantiere a cielo aperto».

    Cosa c'è all'interno di questo cantiere?

    «Preti che non credono e lo dicono, mala gestione degli ospedali direttamente o meno legati alla Chiesa, e nelle organizzazioni che si dovrebbero occupare di migranti. E poi scandali sessuali, lobby gay. In un contesto simile credo che la pubblicazione di quell'articolo su “Donne Chiesa Mondo” susciti più di una perplessità».

    Dunque non ci sono suore sfruttate come serve da cardinali o alti prelati?

    «Non ho detto questo. Tuttavia penso che in nome del politicamente corretto, si tenti di generalizzare situazioni particolari. Anche i cardinali sono persone con virtù e difetti, come tutti noi. Forse c'è stato qualcuno che ha trattato con poco rispetto o malamente la suora che lo accudiva. Ma se questi fatti esistono, sono isolati. Ho l'impressione che si generalizzi per arrivare, alla fine, all'adozione di nuove norme libertarie».

    Commentando l'articolo dell'Osservatore, un vecchio curato di campagna mi ha detto che attraverso le testimonianze anonime delle suore si vuole colpire qualcuno, forse il Papa che vive a Santa Marta dove i servizi sono affidati a religiose.

    «Non direi. “Donne Chiesa Mondo” è un inserto di ispirazione bergogliana. E non credo neppure, lo dico con ironia, che si voglia giungere a fondare un sindacato a favore delle suore maltrattate. Penso ci sia dell'altro».

    E allora parliamone...

    «Sospetto che tale reportage, sempre in nome del politicamente corretto, possa concorrere a smantellare tutto ciò che in certa misura riguarda la centralità di Roma nella Chiesa cattolica. Ritengo che la vicenda riferita dal giornale non sia un'emergenza o una priorità».

    Le ha citate prima, ha parlato anche di scandali sessuali e di lobby gay. Quanto è diffuso questo fenomeno nella Chiesa?

    «Non saprei quantificarlo, ma stiamo parlando di una percentuale, sia pur fisiologica (come accade in ogni ambiente), particolarmente grave e con ricadute quotidiane. Basta leggere i giornali o visitare siti Internet, quasi ogni giorno c'è un nuovo scandalo».

    E poi la mala gestione delle finanze, anche oggi le cronache riportano notizie che agitano i sacri palazzi.

    «Si, l'intervento della Papal Foundation per salvare L'Idi (l'ospedale dei frati dell'Immacolata), deve essere spiegato perché la fondazione avrebbe utilizzato fondi che non erano destinati a quello scopo».

    Ma questa è un'altra storia. Torniamo alle suorine...

    «Già, le suorine. Non escludo neppure che questo articolo di “Donne Chiesa Mondo” possa in qualche modo ispirare qualcuno per proporre al Papa l'istituzione dell'ennesima commissione d'inchiesta vaticana. Ho l'impressione che il reportage confermi, ancora una volta, il volersi inginocchiare, di fronte ai poteri libertari. E sempre nel nome del politicamente corretto».   

    LA SCHEDA

    L'ANTEFATTO

    L'inserto mensile dell'Osservatore Romano, “ Donne Chiesa Mondo”, diretto da Lucetta Scaraffia, ha scritto che le suore sono trattate come schiave da molti cardinali e alti prelati. Spesso mangiano da sole in cucina nonostante siano loro a portare i pasti ai religiosi e sono considerate come serve. 

    L'ESPERTO DI VATICANO

    Secondo Giuseppe Rusconi, vaticanista svizzero italiano e ideatore del sito web www.rossoporpora.org, la denuncia può essere frutto di una strumentalizzazione politica e se qualche cardinale ha avuto poco rispetto per una suora che lo accudisce, questo è forse un caso isolato. Rusconi è autore per Rubbettino di "L'impegno - Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno".   

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