Ricerca

    GLI AUGURI 'EBRAICI' DI FRANCESCO: BISCOTTI E MIELE

    GLI AUGURI ‘EBRAICI’ DI FRANCESCO: BISCOTTI E MIELE – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 18 settembre 2014

     

    Ieri sera il Papa ha incontrato a Santa Marta Ronald S. Lauder, presidente del Congresso ebraico mondiale – Il gesto più emblematico della simpatia tra Francesco e il mondo ebraico? Gli è stato donato un cestone di biscotti ebraici tradizionali e di miele, in segno di buon augurio per il Capodanno del prossimo 25 settembre - La riflessione più importante nel colloquio? I cristiani di oggi sono perseguitati come gli ebrei di ieri – Lauder ha incontrato stamattina i giornalisti presso la Stampa estera

     

     

    Si erano già conosciuti a Buenos Aires. Ma l’incontro di ieri sera 17 settembre tra papa Francesco e Ronald S. Lauder, presidente dal 2007 del Congresso ebraico mondiale, ha assunto un significato particolare per diverse ragioni. La prima: l’arcivescovo di Buenos Aires è diventato Papa. La seconda: l’incontro – durato una mezz’ora - si è tenuto dunque in Vaticano, nella sede un po’ informale e un po’ ufficiale di Santa Marta, nel salotto a pianterreno caratterizzato dal quadro della Madonna che scioglie i nodi. La terza: le circostanze storiche odierne sono drammatiche anche per i cristiani. La quarta: la delegazione ebraica era folta e comprendeva diversi esponenti sudamericani, oltre al presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna. La quinta: il Papa ha colto l’occasione per augurare un Buon Anno (Shanà Tovà!), ricambiato dai graditi ospiti che gli hanno donato un cestone ricco di dolcetti ebraici tradizionali e miele. Francesco ha ricevuto altri doni meno legati al Capodanno, come la maglietta rossa della nazionale con scritto dietro "Francisco" accanto al numero 10, regalatagli dal rappresentante degli ebrei cileni. 

    Dell’incontro si è parlato nell’attesa conferenza-stampa di questa mattina presso la Stampa estera. Introdotto dal presidente Maarten van Aalderen, Lauder è subito entrato in medias res, evidenziando l’assoluta sintonia tra Vaticano e Congresso ebraico mondiale nella condanna “dei selvaggi attacchi contro i cristiani in Medio Oriente e in altre parti del mondo”. Il settantenne esponente israelita (di origine ungherese) ha poi richiamato una nota convinzione papale, quella che ci ritroviamo in una sorta di Terza Guerra Mondiale, che – a differenza delle prime due – si combatte in diversi momenti.

    Più volte Lauder ha sottolineato che, se un tempo il mondo è restato silente quando gli ebrei erano perseguitati, oggi sono i cristiani a trovarsi in una condizione analoga, con un mondo che dice “molto poco”. Certo quello odierno, ha puntualizzato Lauder, è un mondo che “parla tantissimo di Israele quando si trova nella necessità di difendersi, come farebbe qualsiasi altro Paese di fronte a migliaia di razzi sparati da terroristi”. E ne parla in modo molto critico. Sulle persecuzioni contro i cristiani, invece, tende a tacere o a minimizzare.

    Ha ancora ribadito Lauder che forse il mondo si dimentica che in Medio Oriente (escluso il Libano) c’è un solo Paese in cui i cristiani sono al sicuro, un solo Paese in cui i Luoghi sacri sono protetti, un solo Paese in cui la popolazione cristiana è in crescita. In altri Paesi del Medio Oriente si segnano con la ‘N’ araba di ‘Nazareno’ le case dei cristiani, proprio come i nazisti imponevano la stella di Davide agli ebrei. Tutto ciò non può più in nessun modo essere accettato, tollerato dagli uomini di buona volontà.

    Un accenno al congedo da Santa Marta: “Il Papa, mentre stavamo per andar via, ha voluto aggiungere che noi cristiani e voi ebrei dobbiamo continuare a pregare insieme per la pace nel mondo”. Un altro alle prossime visite di Lauder tra i rifugiati, soprattutto cristiani, in Giordania: Porti loro le mie preghiere, ha detto il Papa.

    Rispondendo a una nostra domanda, Lauder ha rilevato che “non vi è alcun dubbio” che l’antisemitismo sia in crescita “fortissima” in Europa, “specie dopo gli avvenimenti di Gaza”. Parlando del tema con Angela Merkel alcuni giorni fa presso la Porta di Brandeburgo, Lauder ha evidenziato che si sono trovati d’accordo nel ritenere che “un piccolo gruppo di agitatori abbia sfruttato i fatti di Gaza per ampliare la cerchia degli antisemiti”. Anche in Italia, “qui a Roma”, c’è un aumento del triste e tristo fenomeno.

    Il presidente del Congresso ebraico mondiale si è anche chiesto perché il mondo mediatico in genere non dia la giusta importanza alle persecuzioni anti-cristiane, invece di puntare il dito continuamente contro Israele. E ha dato una valutazione positiva degli sforzi di Obama per costituire una coalizione internazionale contro lo ‘Stato islamico’: “Gli Usa hanno imparato dopo quanto è successo in Iraq che non possono agire da soli”.

    DAL PAPA QUESTA MATTINA ANCHE IL LEADER GRECO TSIPRAS 

    Questa mattina 18 settembre il Papa ha incontrato in Vaticano anche il leader della Sinistra alternativa greca ed europea Alexis Tsipras. Può sorprendere, ma si sa che Francesco è disposto ad ascoltare tutti ed è molto apprezzato in non pochi ambienti non cattolici. In Vaticano Tsipras è giunto grazie alla collaborazione del movimento dei Focolari: era difatti accompagnato dal focolarino austriaco Franz Kronreife dall’altro austriaco Walter Baier (ex-segretario del Partito comunista austriaco e molto impegnato oggi nel dialogo tra tutti gli uomini di buona volontà per la salvaguardia del pianeta). Da anni Kronreif e Baier collaborano nel progetto transnazionale “Insieme per l’Europa” - fortemente accompagnato da Chiara Lubich negli ultimi anni di vita - che si è fatto conoscere all'opinione pubblica con l'incontro di Stoccarda del maggio 2004, presenti 9mila persone. Quella al Papa è stata una visita sotto il segno del dialogo su temi umani e sociali, nel solco dell’enciclica Evangelii gaudium: un incontro sorto nell’ambito delle iniziative in tal senso coltivate dal Movimento dei Focolari.

    Perciò l’incontro con Tsipras (da parte sua reduce dalla recente visita ai monaci ortodossi del Monte Athos) va considerato “strettamente privato”. Si comprende perciò perché sia stata annullata stamattina la conferenza-stampa prevista, così da evitare una facile strumentalizzazione politica del colloquio vaticano.  

     

     

    Ricerca