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    IL SOGNO (INCUBO?) SOTTO L'ALBICOCCO: UN GOVERNO SPADARO-MELLONI

    IL SOGNO (INCUBO?) SOTTO L’ALBICOCCO: UN GOVERNO SPADARO-MELLONI – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 26 agosto 2019

     

    Perle (alcune cattofluide) estrapolate dal dibattito sulla crisi di governo. Il ‘Rosso di sera…' di Avvenire’ l’analisi spietata di Linkiesta, la voce dal sen fuggita di Maria Elena Boschi, un David Sassoli con l’elmetto, Rosi Bindi rediviva, Alberto Melloni prefetto del Sant’Uffizio, Antonio Spadaro tra Mazzarino e Masaniello. Alla fine un sogno (incubo?) sotto l’albicocco della vigna di San Silviano a Terracina.

     

    A BENEFICIO DELLE VOSTRE MEDITAZIONI SULLA CRISI DI GOVERNO…

     

    LINKIESTA (17 agosto, analisi di Francesco Cancellato) - Se c’è una certezza, nel caos di questi giorni, è che alle urne non si torna. Non ci voleva molto a immaginarlo, del resto. Non lo vuole il Movimento Cinque Stelle, che vedrebbe dimezzati i propri rappresentanti in Parlamento. Non lo vogliono i gruppi parlamentari del Pd, composti in larghissima parte da renziani che non verrebbero ricandidati da Zingaretti. Non lo vuole Forza Italia, che verrebbe cancellata dallo scacchiere politico. Non lo vuole Sergio Mattarella, che lavora dal 4 marzo affinché il prossimo presidente della repubblica sia eletto da questo Parlamento, possibilmente da una maggioranza Pd-Cinque Stelle, possibilmente Mario Draghi.

     

    MARIA ELENA BOSCHI (già Garrula ministra e sottosegretaria, deputata di Bolzano, 21 agosto): “Continuo a pensare che il M5S sia composto da persone che sono incompetenti, incapaci e che ci hanno portato a dove siamo oggi. Però io a trovarmi Salvini premier, per i prossimi 5 anni, che può decidere il prossimo presidente della Repubblica, che può decidere i vertici delle Forze Armate, che potrebbe avere addirittura i numeri per cambiare da solo la Costituzione, preferisco trovare una soluzione diversa, piuttosto che consegnare il paese alla destra per i prossimi 5 anni. Lo dico sinceramente”.

     

    DAVID SASSOLI (presidente pd dell’Europarlamento, Meeting di Rimini, 24 agosto, molto applaudito dalla platea neo-ciellina): “Se guardate a come si è estesa l’onda nera del sovranismo, con i suoi rigurgiti antisemiti e il suo razzismo più o meno travestito, vedete che ha puntato ai Paesi di più forte tradizione cattolica: Polonia, Ungheria, Slovacchia, Croazia, Italia sono stati territori nei quali si è puntato a spaccare il cattolicesimo, per spaccare il Paese e spaccare l’Europa. Agitando fantasmi e paure non si è andati alla ricerca del voto cattolico, che è normale e ovvio, o del voto conservatore: si è andati alla ricerca di frange e sette che rivendicano di essere la vera Chiesa e che vengono chiamate a fischiare il Papa in una piazza italiana (…) I cattolici hanno il dovere di opporre il profumo di una passione di verità cristiana a chi ancora oggi, in Italia come in Polonia e Ungheria, osa agitare i simboli della nostra fede come amuleti, con una spudoratezza blasfema”.

    IL NUOVO LETTORE-TIPO DI AVVENIRE: ROSSO DI SERA (24 agosto, prima lettera pubblicata in apertura di pagina 2): “Gentile direttore, arguto il titolo dedicato all’inizio della crisi ufficiale di governo. ‘Tramonto giallo-verde’. Io come mio auspicio aggiungerei ’rosso di sera bel tempo (politico-civile) si spera’. Giorni migliori a tutti, e mi scusi il disturbo. Grazie” . Nella breve risposta il Direttore turiferario si schermisce tartufescamente un po’ “Saggia regola è comunque quella di giudicare gli alberi-governi – tutti, di ogni sorta – in base ai frutti che danno e non per pregiudizio”. Poi non riesce più a trattenersi: “Ma posso anche dirle che ‘sperar non nuoce’ mai”.

    ROSI BINDI già vicepresidente dell’Azione Cattolica Italiana, già ministro della salute e per la famiglia, già presidente del Pd, Repubblica, 21 agosto, intervista di Giovanna Casadio): “Salvini è da battere culturalmente. Da credente ritengo una profanazione l’uso che fa dei simboli religiosi mentre calpesta la dignità dei più deboli”.

    ALBERTO MELLONI, tra i più noti intellettuali cattofluidi di riferimento (21 agosto, Repubblica, dibattito in Senato del 20 agosto): “Salvini da tempo ha forzato la mano e ha deciso di cercare una contiguità con i segmenti di elettorato più estremi (…) anche con quelli religiosamente più integristi. Portatori di omofobia in nome del familismo, di islamofobia in nome di odii identitari, aree della devozione popolare – specialmente mariana – di cui qualche radio e qualche prete si è intestato la rappresentanza: che avrebbero dovuto restare ipnotizzati dall’agitazione in grugnita del Rosario, impugnato come fosse l’amuleto fallico del dio Po o un remake lombardo dell’ Esorcista. Quella scelta che, secondo gli sceneggiatori della propaganda salviniana, avrebbe dovuto rendergli molto, ha sedotto solo qualche prete svitato e ha portato alle due lezioni di catechismo impartite nell’Aula del Senato (…) da Giuseppe Conte e Matteo Renzi. (…) Se Giuseppe Conte, devoto di padre Pio, ha denunciato la blasfemia spirituale e costituzionale di quel gesto nell’Aula del Sento (…) è perché ha sentito dentro di sé e attorno a sé, di qua e di là dal Tevere, l’indignazione di tutto il cattolicesimo. Tutti disgustati da una strumentalità….”

    ANTONIO SPADARO, il Turiferario Prezzemolo, direttore de La Civiltà Cattolica, tra i più conosciuti consiglieri di papa Francesco (tweet del 6 agosto): “Questo è tempo di resistenza umana, civile e religiosa” (un tweet che ha provocato sul suo account una caterva di reazioni: molte quelle negative, tra le quali (una delle più moderate) quella del senatore leghista Simone Pillon: “Tanto accanimento per difendere i trafficanti di esseri umani e nessuna parola sui tentativi di distruzione della famiglia e sugli esperimenti sulla pelle dei bambini di Bibbiano.”

    (21 agosto, Repubblica, intervista del turiferario tremebondo Paolo Rodari): “Abbiamo assistito a una strumentalizzazione di rosari, crocifissi, immagini care alla devozione dei credenti, che sono state strappate al loro contesto per essere asservite alla propaganda”. (…) Il brano di Matteo 25 citato dal senatore Renzi (…) è il Vangelo di Gesù che svela la mistificazione. Ed è vero, oggi il crocifisso è usato come segno del valore politico in maniera inversa rispetto a quello che eravamo abituati”. Tweet sempre del 21 agosto: “Su Repubblica oggi dico perché brandire un oggetto sacro per la propaganda è un gesto sanguisuga della fede”

    (22 agosto, Il Sole 24 Ore, intervista di Carlo Marroni): “Possibile un governo tra forze diverse” (titolo)

    (tweet del 19 agosto): “Tutto il mio sostegno a padre Bartolomeo Sorge, mio predecessore a Civiltà Cattolica. Grande uomo, novantenne gesuita e politologo che tanto ha dato all’italia e alla Chiesa. Ora anche lui sotto vile attacco. Anche da parte di chi dovrebbe tutelare i cittadini italiani” a commento della reazione di Salvini al seguente tweet di padre Sorge: “La mafia e Salvini comandano entrambi con la paura e l’odio, fingendosi religiosi. Si vincono, resistendo alla paura, all’odio e svelandone la falsa pietà”.

    (25 agosto, Vatican Insider,  intervista del Turiferario Gioviale Domenico Agasso jr). Titolo “Padre Antonio Spadaro: ‘No al sovranismo, torniamo all’etica’ ”. Nel testo: “Ho visto avverarsi ciò che già san Giovanni Paolo II aveva paventato quando denunciò una ‘preoccupante rinascita di forme aggressive di nazionalismo’, che egli stesso definì ‘una seria minaccia alla dignità umana che mette in pericolo la coesistenza sociale e la pace’. Il modo di trattare la questione migratoria, le numerose manifestazioni di chiusura e di grettezza. Il discorso politico ridotto a contrapposizione tra sovranismo e cosmopolitismo. Il linguaggio d’odio sdoganato, l’uso dei simboli religiosi per la propaganda. Ho visto in pericolo la dignità umana e l'amicizia sociale (…) . La Costituzione ha delle regole: bisogna esplorare alternative possibili di governo per evitare il voto. Stanno percorrendo la strada giusta”.

    FRANCESCO ANTONIO GRANA, un commento surreale del Turiferario dalle lunghe Orecchie (Il Fatto Quotidiano, 24 agosto): “E’ noto che Papa Francesco non ama l’interventismo ecclesiale a gamba tesa nel dibattito politico. Quel modo di affrontare le vicende tanto caro, invece, agli ex presidenti della Cei, i cardinali Camillo Ruini e Angelo Bagnasco, e anche all’ex segretario dei vescovi italiani, monsignor Nunzio Galantino. Quello stesso interventismo che ha segnato gli anni in cui il cardinale Tarcisio Bertone ha ricoperto il ruolo di Segretario di Stato vaticano, avocando a sé i rapporti con la politica italiana. Ma sul trono di Pietro sedevano prima San Giovanni Paolo II e poi Benedetto XVI. Con Francesco si è decisamente voltato pagina. Da un lato, infatti, c’è lo sguardo alto e distaccato col quale seguono gli sviluppi del dibattito il Papa e…

     

    IL SOGNO (INCUBO?) SOTTO l’ALBICOCCO DI SAN SILVIANO: UN GOVERNO CATTOFLUIDO SPADARO-MELLONI…

    L’altro giorno - dopo aver letto il commento sopra riportato di Antonio Grana (Il Fatto quotidiano, 24 agosto) in cui il Turiferario dalle Lunghe Orecchie sosteneva che “papa Francesco non ama l’interventismo ecclesiale a gamba tesa” e “ha uno sguardo alto e distaccato” sulla politica italiana (leggere per credere… triplo bum!) – ci siamo nonostante tutto appennichellati sotto l’albicocco frondoso della vigna nella campagna di San Silviano a Terracina. E abbiamo sognato, forse indotti a ciò da quanto di surreale era stato scritto dal Turiferario citato…. È apparso nientepopodimeno che il Quirinale, nel cui Salone delle Feste si affollavano visi noti della politica e del mondo ecclesiale già pronti a giurare per il nuovo Governo…

    Ministro degli Esteri: Antonio Tajani

    Ministro per gli Affari europei e per il giusto utilizzo dei simboli religiosi: David Sassoli

    Ministro dell’Interno: Gad Lerner

    Ministro per l’applicazione delle leggi: Leoluca Orlando

    Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca: Paola Taverna

    Ministro per la storia dell’Inquisizione medievale: Erio Castellucci (vescovo di Modena-Nonantola, con dispensa speciale dell’autorità canonica di competenza)

    Ministro dell’Incenso e delle Attività turiferarie: Antonio Spadaro (con dispensa speciale dell’autorità canonica di competenza)

    Ministro per la lotta contro le manipolazioni e le fake news: Marco Tarquinio

    Ministro delle Attività produttive: Enrico Giovannini

    Ministro dell’Economia: Romano Prodi

    Ministro del Tesoro: Mario Monti

    Ministro delle Sovvenzioni meritate: Alberto Melloni

    Ministro dell’immigrazione: tre o quattro vescovi si stavano ancora accapigliando per l’incarico (con dispensa speciale dell’autorità canonica di competenza)

    Ministro per i rapporti con le Ong: Nello Scavo

    Ministro dell’Arcobaleno: James Martin (naturalizzato all’istante, con dispensa speciale dell’autorità canonica di competenza - l’ha spuntata su Vincenzo Spadafora)

    Ministro degli Affari religiosi: un imam (si attende la scelta dell’Università di Al Azhar)

    Ministro della Devozione corretta: Giuseppe Conte

    Ministro dell’Esecuzione a penna: Luciano Moia

    Ministro della Giustizia giusta: Roberto Saviano

    Ministro dell’Ambiente: Marcelo Sanchez Sorondo (naturalizzato all’istante, con dispensa speciale dell’autorità canonica di competenza)

    Ministro della Difesa intelligente: un paio di vescovi si stavano ancora accapigliando per l’incarico (con dispensa speciale dell’autorità canonica di competenza)

    Ministro del Politicamente corretto: Gerardo Antonazzo (vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, con dispensa speciale dell’autorità canonica competente)

    Ministro per l’affido dei minori: si attende la designazione da parte della giunta piddina dell’Emilia-Romagna

    Ministro per un uso corretto della lingua italiana: Laura Boldrini

    Ministro contro gli isterismi: Monica Cirinnà

    Ministro per l’Alta Comicità: Luciana Litizzetto

    Ministro per la giusta interpretazione dei Vangeli: Matteo Renzi

    Ministro per i Rapporti fotografici con 60 milioni di italiani e per il censimento delle stelle alpine: Maria Elena Boschi

    Ministro Quattrostagioni: Giorgio Vittadini

    Ministro della Cultura popolare: Luis Badilla

    Ministro dello Sport ben integrato: Mario Balotelli

    Ministro per la promozione della lotta contro la droga: Vasco Rossi

    Ministro per l’Educazione musicale: Sfera Ebbasta,,,

    …e…bbasta! A questo punto ne mancavano pochi di ministri, oltre al presidente del Consiglio… ma dal Cielo è improvvisamente risuonato un brontolio minaccioso (ci è sembrato di sentire anche un possente e…bbasta!) e un attimo dopo una saetta ha incenerito non solo un Fico nelle immediate vicinanze dell’albicocco frondoso, ma anche il nostro sogno (o incubo?). Peccato… forse si preparava un finale a sorpresa…ma non lo sapremo mai!

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