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    CHIESA E MONDO/A TU PER TU CON ETTORE GOTTI TEDESCHI

     

    CHIESA E MONDO/A TU PER TU CON ETTORE GOTTI TEDESCHI - di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 18 maggio 2016

     

    Ampia intervista all’economista e banchiere piacentino, già presidente dello I.O.R. dal 2009 al 2012. Il dilagare del nichilismo e il fallimento del Nuovo Ordine Mondiale promosso da Henry Kissinger. La Grande Tentazione e l’ambientalismo che divinizza la terra. La ‘Laudato si’ e L’ ‘Amoris laetitia’: difficoltà interpretative. Necessario un intervento magisteriale? Famiglia, Europa, immigrazione, cosiddetti ‘populismi’. Cultura cattolica e cultura protestante. Un nuovo Editto di Costantino?

    Chi non conosce nel mondo vaticano (e non solo) il professor Ettore Gotti Tedeschi? Settantunenne, l’economista e banchiere piacentino (nato a Pontenure), già presidente dello IOR dal 2009 al 2012, non solo è conosciuto  ma anche apprezzato e da qualcuno temuto, dato che non gli sono certo ignote vicende covate e generate non tanto tempo fa nelle stanze vaticane più segrete. Godeva (e gode) della fiducia e dell’amicizia di Benedetto XVI, con cui ha collaborato in misura rilevante nella stesura dell’enciclica ‘Caritas in Veritate’ (2009). Oggi, restando certo banchiere (è tra l’altro presidente del Gruppo Banco Santander per l’Italia), interviene nel pubblico dibattito all’interno della Chiesa con cattolico ardore e a tutto campo, provvisto com’è non solo di quella curiosità intellettuale che dà spessore alle sue considerazioni, ma anche di quella creatività scoppiettante che lo rende un folletto molto appetibile per il mondo massmediatico. Di lui si ricorderà la recente presentazione de “Il mestiere del diavolo”, in cui viene riportato un lungo e approfondito dialogo su aspetti diversi della nostra società con Paolo Gambi (Giubilei Regnani Editore, Cesena). Ora Gotti Tedeschi è di fronte a noi, pronto sul trampolino – qual Tania Cagnotto al maschile - per tuffarsi con una gioia e una concentrazione di pari intensità in una lunga chiacchierata a 360 gradi che si fa intervista. Quella che segue.

     

    Professor Gotti Tedeschi, parliamo dello stato di salute dell’uomo occidentale contemporaneo… 

    Per conoscere una delle diagnosi migliori sulla condizione dell’uomo contemporaneo invito tutti a leggere l’introduzione dell’enciclica ‘Caritas in Veritate’  di Benedetto XVI.

    Come definirebbe in poche parole tale introduzione?

    Una mini-enciclica sul nichilismo. Con una domanda fondamentale: come può l’uomo impregnato di cultura nichilista - che lo priva completamente di valori di riferimento nel suo pensare e nel suo agire – dare un senso all’uso degli strumenti tecnologici sofisticati a sua disposizione? Qui ho letto un preciso rimando a Giovanni Paolo II, che nell’enciclica del 1987 ‘Sollicitudo rei socialis’ osserva che l’uomo del XX secolo ha investito moltissimo in tecnologia e nelle scienze, ma pochissimo in vera conoscenza, nella sapienza…

    La conseguenza di tale squilibrio di investimenti?

    L’approdo a una condizione di immaturità nella capacità di gestire tali strumenti sofisticati che gli sarebbero scappati di mano…

     

    IL FALLIMENTO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE

    Ciò che oggi è evidente…

    Come del resto annota Benedetto XVI nell’enciclica citata: l’uomo contemporaneo non governa ormai più gli strumenti, che si sono presi – come scrive – “un’autonomia morale”. C’è una considerazione collaterale da fare, poiché ha pure un grande impatto sull’umanità dei nostri giorni: il fallimento di quello che noi chiamiamo il Nuovo Ordine Mondiale…

    Nuovo Ordine Mondiale? 

    Sì, quello iniziato da Henry Kissinger negli Anni Settanta, che intendeva riformulare il modello socio- geopolitico ed economico del mondo intero: in effetti è fallito miseramente…

    C’entra per qualcosa la crisi economica degli ultimi anni, da cui non si è ancora per niente usciti?

    La crisi economica che stiamo vivendo è proprio la conseguenza del fallimento del modello citato. Si volevano rendere omogenee le culture, relativizzare le fedi religiose ritenute troppo dogmatiche, frenare la crescita della popolazione. L’unico obiettivo raggiunto è l’ultimo: di per sé ha creato una grande crisi, ingestibile, che dobbiamo tutta alla volontà perseguita dal Nuovo Ordine Mondiale, fondato sul neo-malthusianesimo ambientalista…

     

    CHIESA CHE ADATTA LA MORALE, CHIESA DESTINATA A SCOMPARIRE

    Che cosa può fare oggi la Chiesa cattolica per aiutare l’uomo contemporaneo a ritrovare la saggezza?

    Benedetto XVI, che per me è sempre Chiesa anche oggi, sosteneva che per aiutare l’uomo bisognava riaffermare con eroismo personale la Verità, la Verità con la ‘V’ maiuscola, quella di Cristo, immutabile. Oggi si direbbe che all’interno della Chiesa si diffonda una visione diversa, che suona più o meno così: le radici cristiane e la civiltà cristiana sono finite, inutile pensare di rivitalizzarle… è chiusa dunque anche l’era dell’affermazione di ciò che è morale e di ciò che non lo è. Conclusione: dobbiamo adattare la morale a questo mondo. Ma, se ciò avvenisse, sarebbe la fine della Cristianità e dell’uomo.

    Secolarizzazione come dissoluzione…

    Riprendo una riflessione che ho fatto durante la recente presentazione di un libro di don Nicola Bux sulla liturgia: la Chiesa è lo strumento che serve a salvare gli uomini attraverso i meriti di Cristo. In ciò è stata contrastata fin dal primo momento dalla gnosi, cioè dall’Angelo ribelle che esprime con la conoscenza la Grande Tentazione: la storia della negazione della Verità incomincia con la Creazione stessa e si sviluppa poi nei secoli successivi alla venuta di Cristo per mezzo di tutte le eresie possibili e immaginabili…

    E oggi?

    La Grande Tentazione oggi si manifesta come una gnosi avanzata, nichilista, che negli cinquant’anni si è palesata attraverso una serie di eresie moderne: sostanzialmente l’ambientalismo, il neo-malthusianesimo, il pacifismo…

     

    L’AMBIENTALISMO CHE DIVINIZZA LA TERRA E’ CONTRO L’UOMO

    Ma l’ambientalismo è un’eresia?

    Il cristiano deve rispettare la natura, è un obbligo per lui: tutelare la natura per il bene di se stesso e perché è una creazione di Dio. Ma che dice la gnosi? Perché è ambientalista? Ritorniamo alla Genesi. Lì si fa riferimento a quattro indicazioni: Dio li creò uomo e donna, maschio e femmina, li benedisse e disse loro di andare e moltiplicarsi, di asservire la terra e ogni animale vivente.

    La gnosi invece…

    La gnosi con la teoria del gender  nega la distinzione tra uomo e donna; con il neo-malthusianesimo chiede di smetterla di fare figli. Non solo: la gnosi è ambientalista e qui avanzo un’ipotesi che è poco discussa sia in ambito accademico che cattolico…

    Quale?

    L’Angelo ribelle, quando venne schiacciato da san Michele Arcangelo, dove si trasferisce, dove si incarna? Nella terra, santificandola, rendendola divina. Un conto allora è il rispetto della natura creata da Dio per l’uomo, che deve gestirla al meglio, con rispetto, anche per proprio interesse e per concretizzare la missione che il Creatore gli ha assegnato. Un altro conto, invece, è l’ambientalismo come religione, che divinizza la terra: la terra è l’incorporazione del demonio. Con chi ce l’ha il demonio? Con la Chiesa, che conferma la sottomissione della terra all’uomo, mentre la terra è divina…

     

    LA LAUDATO SI? MAGISTERO CONFERMATO, MA CONFUSIONE TRA CAUSE ED EFFETTI

    In molti hanno osservato che l’enciclica Laudato si’  è un po’ ambientalista… ma lo è veramente e in che senso?

    Credo di essere stato tra i primi a scrivere un commento sull’enciclica, apparso su “Il Foglio” il giorno prima che uscisse. Mi sembra di essere stato equilibrato… il commento lo riscriverei. Che cosa dicevo nello scritto? Primo: il Santo Padre, nell’enciclica , riflette sicuramente il Magistero, rilevando chiaramente che il degrado ambientale è dovuto al degrado morale. Secondo: nell’enciclica però non si distinguono e spiegano, in passaggi significativi, cause ed effetti . La causa del problema ambientale di oggi è infatti l’ambientalismo neo-malthusiano di ieri . Credo che documenti complessi siano meglio interpretabili se strutturati  secondo il sillogismo : una premessa, le considerazioni, la conclusione.

    Lei, in una lettera al Papa scritta due settimane prima dell’uscita dell’enciclica, aveva evidenziato l’importanza di cogliere l’occasione per “fugare ogni ambiguità e dire con chiarezza che la vera responsabilità degli squilibri socioeconomici (…) si trova nelle tesi dei cosiddetti neo-malthusiani e affini, che oggi sembrano venir proposti per contribuire persino a dare indirizzi morali per affrontare il problema ambientale ed economico”…

    In sintesi pregavo rispettosamente il Papa di fare attenzione alla complessità della materia e alle tesi di alcuni consiglieri ‘tecnici’ dell’enciclica (citati sui giornali), in verità connotati ambientalisti neo-malthusiani che negli Anni Settanta avevano collaborato nella diffusione della teoria ambientalista per la quale l’uomo è il cancro della natura… da ciò la scelta di bloccare le nascite. Attenzione: chi ha concorso a creare l’attuale problema ambientale (sempre che sia vero che cause ed effetti siano realmente stati compresi) sono gli ambientalisti di ieri, poiché gli ambientalisti neo-malthusiani di ieri, influenzando il crollo delle nascite, hanno provocato una gravissima crisi economica…

    Spieghi il perché…

    Il blocco delle nascite è stato compensato da un esasperato consumismo nel mondo occidentale per sostenere la crescita del Prodotto interno lordo. Se non nascono figli, per far crescere il PIL si deve consumare di più individualmente. Molte produzioni poi son state trasferite in Paesi asiatici per ridurre i costi e accrescere il potere di acquisto. Ma in questi Paesi industrializzati rapidamente non si è data un’attenzione adeguata all’ambiente.  Così consumismo esasperato nei Paesi consumatori occidentali e produzione disattenta all’ambiente nei Paesi produttori hanno generato quello che è definito il problema ambientale. La causa originaria è stata proprio  quell’ambientalismo anti-uomo che oggi si vuole proporre indirettamente, con la decrescita economica, come soluzione!

    Il Suo appello al Papa mi sembra sia stato pressoché ignorato…

    Un Papa cosi generosamente attento all’uomo si occupa e preoccupa del tema ambientale, ma quando si arriva a fargli firmare una Enciclica della complessità della Laudato si’  ci si deve porre il problema dell’interpretazione che verrà data e dell’utilizzo che verrà fatto da parte di chi ha una vocazione a strumentalizzare le considerazioni della massima autorità morale al mondo. 

     

    L’AMORIS LAETITIA?  DIFFICOLTA’ DI INTERPRETAZIONE

    Un problema analogo si è riproposto per l’esortazione post-sinodale Amoris laetitia… 

    L’ Amoris laetitia  purtroppo ha in alcuni passaggi un linguaggio molto complesso, che accresce la difficoltà di interpretazione. Lo confermano i commenti che abbiamo letto, scritti da teologi. checonstatiamo essere molto diversi gli uni dagli altri. Pur essendo rivolta a persone che dovrebbero poterla capire immediatamente, l’esortazione pretende infatti un’interpretazione molto difficile da realizzare. Si prenda ad esempio il  punto 301, sulla considerazione dello stato di chi è in situazione irregolare… peccato mortale o non mortale, stato comunque di grazia che giustifica il comportamento e annulla il peccato… può o non può accedere alla Comunione? Che può fare il sacerdote? Obiezione di coscienza?

    Infatti il filosofo e teologo tedesco Robert Spaemann, coetaneo e amico di papa Ratzinger, a proposito dell’Amoris laetitia, parla di una “rottura” con la tradizione dell’insegnamento della Chiesa , che è “evidente a qualunque persona capace di pensare che legga i testi in questione”…

    Robert Spaemann ha delle conoscenze e delle capacità teologiche -filosofiche che io non ho. Quando mi fanno la domanda fatidica, io – che non sono né un pastore né un teologo – rispondo che bisogna rifarsi al Magistero della Chiesa per tutti quei passi di cui non si afferra pienamente il significato. Bisogna rifarsi quindi all’esortazione di Giovanni Paolo II Familiaris Consortio e all’enciclica dello stesso Papa Veritatis Splendor. Auspico poi che, se necessario, intervenga il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Se non sente la necessità di farlo, significa che il documento va bene così.

    Ma lo potrà fare?

    Il cardinale Műller è un sant’uomo, una persona - mi dicono tutti - di grandissima fede e di grandissima intelligenza. Son certo che sa se deve farlo o no e come, per il bene della Chiesa e del Papa.

     

    UN INTERVENTO MAGISTERIALE PER CHIARIRE?

    Alcuni ritengono che, per chiarire una situazione che vede non pochi cattolici perplessi e confusi, sia necessario un intervento del Papa stesso…

    Devo ammettere che la mia sarebbe una risposta inadeguata per conoscenza. Certo mi parrebbe utile. Ma il Papa è il Papa, posso io suggerirgli la mia modesta opinione ? Se così fosse, oserei dirgli che forse è necessario su questo argomento un vero e proprio intervento magisteriale. Perché la cattiva interpretazione dell’ Amoris laetitia da parte di molti può mettere in discussione ben tre sacramenti: Matrimonio, Confessione, Eucarestia. La Chiesa è certamente consolatrice, però -prima di essere consolatrice - è Maestra. Ma in tutta umiltà mi dico: può essere veramente che il Papa non lo sappia ?

     

    EUROPA CATTOLICA, EUROPA PROTESTANTE…

    Chiesa consolatrice, Chiesa misericordiosa… Il tema delle migrazioni è spesso molto presente negli interventi papali, ad esempio nel discorso fatto recentemente in occasione del conferimento del Premio Carlo Magno da parte di un’Europa che sta attraversando un periodo di grande difficoltà nello sviluppo del processo di integrazione, difficoltà accresciuta anche dal premere di centinaia di migliaia di migranti alle frontiere…

    Qui vorrei subito evidenziare che si comincia a percepire che l’Europa sta dimostrando la sua difficoltà a realizzarsi proprio per lo scontro tra una certa cultura protestante, neo-luterana e la cultura cattolica…

    Come si connota tale scontro? 

    La cultura protestante a volte manifesta una natura tollerante verso se stessa e intollerante verso gli altri (soprattutto direi i cattolici). Si pensi alla diffidenza, talvolta arrogante, con cui i leader politici tedeschi trattano i nostri. La cultura cattolica, al contrario, è (o dovrebbe essere) tollerante verso gli altri e intollerante verso se stessa, essendo sempre attenta al rischio del peccato. Oggi lo scontro, di impronta culturale, è aperto. Peraltro già un padre fondatore dell’Europa come Jean Monnet l’aveva detto sul letto di morte: “Abbiamo sbagliato tutto: invece di incominciare con l’economia, avremmo dovuto incominciare con la cultura. Il grande problema sarà lo scontro tra le culture”.

     

    IMMIGRAZIONE: NON SARA’ PER CASO UNO STRUMENTO CHE SERVE ALLA GNOSI PER SNATURARE L’EUROPA?

    A ottobre Francesco sarà a Lund, in Svezia, sede della Federazione luterana mondiale, per commemorare congiuntamente, con tre mesi di anticipo, i 500 anni della Riforma…

    In ogni caso, se il Santo Padre lo fa, saprà quello che fa… Per quanto riguarda l’immigrazione nel nostro Continente, si sente dire che essa è necessaria per colmare il crollo nelle nascite europee. Qui si ripropone la confusione tra cause e effetti. Se dovessimo veramente pensare che si deve compensare il crollo delle nascite, allora da noi sarebbero necessari 10 milioni di immigrati. Subito. Magari già formati nelle discipline tecniche necessarie, in grado di integrarsi nel mondo del lavoro. Ma qui sorge subito una domanda: ma quale lavoro? Il 60% delle imprese italiane che opera per il mercato domestico lavora circa al 70% di capacità produttiva, e ciò spiega  la disoccupazione che abbiamo. Una politica di immigrazione efficace si ha quando l’economia va bene, come insegna la storia degli Stati Uniti, anche della Germania.  Non quando va male. Mi sorge allora il sospetto che il problema dell’immigrazione sia uno strumento utile alla gnosi per modificare la struttura, la composizione, la religione di una società, così da relativizzare il peso delle radici cristiane in Europa e quindi la cultura che su di esse si fonda…

     

    ATTACCO ALLA FAMIGLIA E CROLLO DELLE NASCITE

    Modificare la struttura di una società: ecco allora l’attacco alla famiglia, che si vuole sfasciare… 

    Lo sfascio della famiglia è ancora peggio, perché la famiglia è l’unica garanzia dell’educazione soggettiva dei figli ai valori cattolici. La cultura dominante non vuole più che lo sia. La famiglia è attaccata poiché è considerata in grado di generare la disuguaglianza culturale, potenzialmente conflittuale, un peccato mortale in una società che si vuole rendere omogenea. Eppure la disuguaglianza tra gli uomini è naturale; tutti siamo uguali nell’unico senso che siamo tutti figli di Dio. Non è la disuguaglianza che genera conflitti, ma il non tenerne conto. In più, ad aggravare il problema della formazione delle famiglie, sta anche la grave crisi economica attuale  . Ho sentito spiegare da persone di prestigio e potere che è la crisi economica che scoraggia la formazione delle nuove famiglie. Ma perbacco, è proprio il contrario! Non aver fatto figli ha prodotto la crisi economica. A non averlo capito, non tenendone conto, si sbagliano le soluzioni In Italia ad esempio si tagliano i costi, scontentando i giovani poiché non creiamo per loro posti di lavoro e gli anziani dato che riduciamo loro le pensioni …

    Si taglia anche e pesantemente in un ambito di importanza sociale fondamentale come la sanità…

    Certo, così scoraggiamo l’invecchiamento troppo lungo…a me non piace usare la parola ‘eutanasia’, m’è scappata. Ho il sospetto che l’eutanasia sia pensata come la grande soluzione per chiudere i bilanci… un sospetto che quasi quasi mi viene da mantenere…

    Insomma… ci sono tanti scontenti ben giustificati…

    La cattiva gestione della crisi ha provocato l’accrescersi dello scontento. In tale situazione si innesta il progetto politico-sociale-economico che si chiama immigrazione, che aumenta ulteriormente lo scontento. Aggiungiamo il terrorismo. Qual è la risposta dei governi tradizionali, tutti omogenei, globalizzati, non più eletti ma cooptati dai presidenti delle Repubbliche, che si sono resi conto che non ci si può più permettere di avere governi che non accettano le regole del mondo globale? E’ evidente qui che un  tipo di governo che rifiutasse di  adeguarsi (con leggi morali per esempio)  alle direttive dominanti, verrebbe messo in difficoltà, se non persino dimissionato, ricorrendo soprattutto a strumenti economici e finanziari . In Europa abbiamo avuto un esempio di tale procedura qualche tempo fa. O no?

     

    I COSIDDETTI ‘POPULISMI’? POTREBBE DARSI CHE GIUNGANO AL GOVERNO E CORREGGANO L’ORDINE MONDIALE FALLITO

    Di fronte a tale situazione la reazione di non pochi europei è di votare ‘contro’…

    Qui si deve osservare che è improprio e anche imprudente definire come ‘populisti’ coloro che stanno organizzando politicamente la reazione dei cittadini nei confronti delle cattive scelte fatte da troppi governi anche in Europa. Tra un po’, signori, questi potrebbero governare l’Europa. Se Trump dovesse vincere le elezioni americane, potrebbero governare il mondo occidentale. E potranno creare un nuovo ordine mondiale, correggendo quello precedente.

    UN NUOVO EDITTO DI COSTANTINO?

    Concludiamo riallacciandoci alla prima domanda. La situazione è grave: che cosa potrebbe cambiare il mondo in meglio?

    Va cambiato l’uomo. Ma chi è che lo può cambiare? La Chiesa. Come è scritto in Lumen fidei  (di Papa Francesco)  con tre strumenti:  preghiera, magistero, sacramenti. Se potessi, suggerirei al Papa, di fare un Editto di Costantino del XXI secolo. Costantino intuisce che l’Impero romano ha bisogno di valori forti per consolidare il suo enorme potere. Oggi in che cosa consisterebbe un nuovo Editto di Costantino? Nello spiegare ai grandi leader mondiali che un mondo globale senza valori non riesce a sussistere. Quali valori? I nostri, quelli in cui crediamo. L’Autorità morale dovrebbe impegnarsi a illustrarli ai suoi interlocutori. Amen.

    P.S. L’intervista appare integralmente su www.rossoporpora.org . Per una sua riproduzione (totale o di parti consistenti) è necessaria l’autorizzazione da richiedere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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