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    LOPEZ TRUJILLO: IL RICORDO DEL CARD. RE

    IN MORTE DEL CARD. LOPEZ TRUJILLO: IL RICORDO DEL CARD. RE - 'Il CONSULENTE RE' DI GIUGNO 2008

     

    Non temeva nè l'impopolarità nè l'ostilità

    E’ stata quella del cardinale Alfonso Lopez Trujillo una partenza che ha preso di sorpresa un po’ tutti, perché la forza che caratterizzava il porporato non ci faceva presagire che egli crollasse così improvvisamente. Non siamo ancora abituati al vuoto da lui lasciato: la sua personalità e il suo spirito di iniziativa ci avevano abituato ad attendere i suoi interventi in molte circostanze. Ancora una volta l’esperienza ci ha  confermato l’ineludibile attualità delle parole risuonate nel brano del Vangelo che è stato proclamato: “Tenetevi pronti, con le lucerne accese ed i fianchi cinti… Tenetevi pronti, perché il Figlio dell’Uomo verrà nell’ora che non pensate”. E’ uno degli ammonimenti più noti del Vangelo, che l’amico cardinal Alfonso Lopez Trujillo ora ricorda anche a ciascuno di noi, rammentandoci che la nostra vita è nelle mani di Dio.

    In ogni suo impegno il cardinale Lopez Trujillo metteva una robusta forza di volontà, una chiarezza di pensiero adamantina, una dedizione e una determinazione senza limiti. Certamente mai mancava di coraggio, soprattutto quando si trattava di difendere i valori non negoziabili. Non temeva né l’impopolarità ne l’ostilità. Fu anche calunniato, ma le falsità lanciate contro di lui non lo frenarono mai né lo intimorirono. Come avviene per gli uomini di spiccata personalità e di forti decisioni, non mancarono nei suoi riguardi discordanti giudizi e opposti sentimenti. Non è invece possibile negare la rettitudine e l’alta ispirazione che stavano alla base del suo dinamismo.

    Fu un vero uomo di Chiesa durante tutto il suo ministero, desideroso di promuovere il bene. Nei diciotto anni in cui fu poi qui a Roma come presidente del pontificio Consiglio per la Famiglia ebbe come orizzonte del suo servizio specialmente la difesa della famiglia, oggi tanto minacciata nei suoi valori portanti. Soleva legare la difesa della famiglia a quella della vita, affermando con forza che non si tratta di una questione di interesse solo cattolico, ma che riguarda il presente e il futuro dell’umanità stessa.

    Papa Benedetto XVI, nell’omelia per il suo funerale, ha detto del cardinal Alfonso Lopez Trujillo: “Tutti abbiamo ammirato la sua instancabile attività… Non possiamo non essergli grati per la tenace battaglia che ha condotto a difesa della verità dell’amore familiare e per la diffusione del Vangelo della Famiglia”.

    Del cardinal Lopez Trujillo possiamo dire che ha messo in pratica l’esortazione dell’apostolo Paolo a Timoteo: “Annuncia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina”.

    Quando fu nominato vescovo scelse come motto Veritas in caritate e spiegò questa scelta dicendo: “Tutto ciò che riguarda la verità si trova al entro dei miei studi. In mezzo a tante limitazioni, la verità dell’amore diventa per me un polo esistenziale”. Mi sembra che questo motto sia anche la sintesi della sua esperienza di vita, dedicata al servizio di Dio congiunto con una profonda fedeltà a Cristo, alla Chiesa e al Papa.

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