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    ORBAN/PAPA, MUELLER E BURKE/ESCHATON, MAESTRA/AVE MARIA

    ORBAN/PAPA, MUELLER E BURKE/ESCHATON, MAESTRA/AVE MARIA – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 17 aprile 2023

     

    Confermato il viaggio apostolico del Papa in Ungheria: una consonanza particolare tra Viktor Orbán e Jorge Mario Bergoglio – Relazioni ‘forti’ dei cardinali Müller e Burke alla presentazione di ‘Eschaton’ di Cristiano Ceresani – Qualche eco sul caso della maestra sarda sospesa per la recita ripetuta di preghiere in aula.

     

    CONFERMATO IL VIAGGIO APOSTOLICO IN UNGHERIA

    Venerdì 14 aprile 2023 – nel corso dell’udienza nella Sala Clementina a dirigenti e personale della compagnia di bandiera italiana - papa Francesco ha voluto confermare il viaggio apostolico a Budapest, “fra due settimane, a Dio piacendo”. Una visita che poteva apparire non così scontata dopo il recente ricovero pre-pasquale al Policlinico Gemelli. Non sono un mistero le ragionevoli perplessità dei medici sulla trasferta ungherese, ma Francesco è un tipo tosto, un carattere forte: da una parte vuole dimostrare a tutti che è ancora un Papa in grado di svolgere incisivamente il suo servizio, dall’altra al viaggio in Ungheria – anche se può sembrare sorprendente - ci tiene (così come a quello in Mongolia, per ragioni anche geopolitiche).

    In vista dell’avvenimento sembra utile ricordare un argomento (ce ne sono altri, tra cui – sostanzialmente – il tema della guerra in Ucraina) su cui si riscontra una consonanza particolare di pensiero tra il primo ministro Viktor Orbán e papa Francesco.

    . Viktor Orbán (“Discorso sullo stato della Nazione”, 18 febbraio 2023):

    (…) Il dovere degli adulti è di proteggere i bambini con ogni mezzo. Non ci importa il fatto che il mondo sia impazzito. Le mode ripugnanti care a certa gente non ci interessano. E neppure le giustificazioni con cui Bruxelles tenta di difendere e spiega l’inspiegabile. Qui noi siamo in Ungheria. Ed è qui che si devono ritrovare le norme più severe di protezione dell’infanzia. Esistono già disposizioni giuridiche in tal senso, quelle che mancano saranno adottate, ma anche il governo più determinato non può farcela da solo. Avremo bisogno di tutti: madri e padri, nonni, insegnanti e educatori. Perché la propaganda gender non è solo una schiocchezza bonaria, non è un simpatico chiacchiericcio arcobaleno, ma il pericolo più grave che minaccia i nostri bambini. Noi vogliamo che i nostri bambini siano lasciati tranquilli; il troppo è troppo. L’ideologia gender non ha niente, assolutamente niente da cercare in Ungheria, ancor meno nelle nostre scuole.

    . Papa Francesco (intervista al sito argentino Perfil per il decennale del suo pontificato):

    (sull’ideologia gender): Ne abbiamo parlato un po’ con l’arcivescovo di Canterbury nel ritorno dal viaggio nel Sud Sudan. In questa discussione sul togliere il genere alle cose (…) entra in gioco oggi una cosa molto pericolosa, che è l’ideologia gender, la quale, tra tutte le colonizzazioni ideologiche che si stanno diffondendo, è a mio giudizio la peggiore. Perché ti depotenzia le differenze e ti conduce a far sì che non ci siano differenze, quando invece è la contrapposizione delle differenze che ti fa progredire. L’ideologia gender è nefasta. Non sono nefaste le persone coinvolte in questa ideologia, ma l’ideologia stessa che semplifica, rende tutto omogeneo, toglie le differenze.

     

    DUE CARDINALI ALLA PRESENTAZIONE DI ‘ESCHATON’ DI CRISTIANO CERESANI

    Giovedì 13 aprile 2023 il Tempio di Adriano nella romana Piazza di Pietra ha ospitato la presentazione di un volume di Cristiano Ceresani: “Eschaton – Gesù di Nazareth e il futuro del mondo” (ed. Cantagalli). Dell’autore ci eravamo occupati anche in occasione della presentazione di un primo volume su una tematica analoga (“Kerygma – Il Vangelo degli ultimi giorni”, Giubilei Regnani) avvenuta nella sala della Lupa a Montecitorio il 13 novembre 2018 (vedi https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/825-un-libro-l-apocalisse-e-maria-elena-boschi.html ). Stavolta al tavolo dei relatori, insieme con l’autore, sedevano i cardinali Raymond Burke e Gerhard Müller, Alberto Michelini, Gaetano Quagliariello e Vittorio Emanuele Falsitta. Del volume scriveremo in una prossima occasione. In questa invece può essere utile anticipare, evidenziandoli, alcuni passi degli interventi rossoporpora sui ‘segni’ che ci mandano i nostri tempi.  

    Card. Gerhard Müller:

    . E’ necessario riconoscere i ‘segni dei tempi’, sia nelle catastrofi che ci stanno travolgendo, fino alla possibile autodistruzione nucleare o biologica dell’umanità e alla rovina della terra come casa comune, sia nell’apostasia di ampie parti del cristianesimo da Dio e nella confusione dottrinale della fede rivelata. Ciò che l’autore dice nella terza parte su questi cavalieri apocalittici che corrono sull’umanità come carestie, pandemie, guerre, terrorismo e sfruttamento capital-socialista, lo concretizza nell’ultima parte, dove descrive l’attuale ideologia anti-teologica e più anti-umana di tutti i tempi: il post-umanesimo e il transumanesimo.

    . In definitiva, cioè escatologicamente, al di là dell’ottimismo progressista e del pessimismo funesto, si tratta delle possibilità e dei rischi della biotecnologia e della robotica della super intelligenza artificiale. Finché l’essere umano rimane un soggetto, un io-personale, responsabile di fronte a Dio e ai suoi simili (…) il pericolo di autodistruzione può essere controllato con l’aiuto della grazia di Dio. Ma l’aumento esponenziale dell’’intelligenza artificiale è legato all’ingannevole speranza che l’élite finanziario-industriale prenda il posto di Dio e costruisca, almeno demiurgicamente, il nuovo essere umano, il superuomo o il robot autonomo e rigenerativo che si lascia alle spalle la specie umana come una reliquia evolutiva. L’infiltrazione delle democrazie liberali da parte di una presa totalitaria sulla coscienza collettiva è stata formulata dall’autore come segue: ‘Facebook definisce chi siamo, Amazon cosa vogliamo e Google cosa pensiamo’.

    . Noi cristiani viviamo nella certezza della fede e nella sicura speranza che non siano l’ONU o il World Economic Forum di Davos e chiunque altro ad evocare il Nuovo Ordine Mondiale come gli dei pagani, ma che la Nuova Gerusalemme scenderà dal cielo quando la Chiesa si sarà preparata come una sposa per Cristo, suo Sposo.

    Card. Raymond Burke:

    . Papa Benedetto XVI, nel Discorso di Natale 2010 al Collegio Cardinalizio, alla Curia Romana, ed al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha parlato con chiarezza e forza dello stato di profondo disordine morale in cui si trova la nostra cultura. Riflettendo sui gravi mali che ci stanno distruggendo come individui e come società, e che hanno generato una cultura prevalentemente segnata dalla violenza e dalla morte, ci ha ricordato che, se vogliamo, con l'aiuto della grazia di Dio, superare i gravi mali del nostro tempo, “... dobbiamo gettare uno sguardo sui loro fondamenti ideologici”.

    . Ha poi individuato in modo diretto e inequivocabile l'ideologia che favorisce questi mali: una perversione dell'ethos, della norma morale, che è entrata anche nel pensiero di alcuni teologi della Chiesa. Riferendosi a una delle manifestazioni più scioccanti dell'ideologia, ossia la cosiddetta posizione morale secondo cui l'abuso sessuale dei bambini da parte degli adulti è in realtà un bene per i bambini e per gli adulti, ha dichiarato: “Si asseriva – persino nell'ambito della teologia cattolica – che non esisterebbero né il male in sé, né il bene in sé. Esisterebbe soltanto un ‘meglio di’ e un ‘peggio di’. Niente sarebbe in sé stesso bene o male. Tutto dipenderebbe dalle circostanze e dal fine inteso. A seconda degli scopi e delle circostanze, tutto potrebbe essere bene o anche male. La morale viene sostituita da un calcolo delle conseguenze e con ciò cessa di esistere". Papa Benedetto XVI ha descritto un relativismo morale, chiamato proporzionalismo o consequenzialismo nella teologia morale contemporanea, che ha generato una profonda confusione e un vero e proprio errore sulle verità più fondamentali della legge morale.

     

    SULLA MAESTRA SOSPESA IN SARDEGNA PER LA RECITA DI PREGHIERE

    Marisa Francescangeli, maestra cinquattottenne di Nuoro che insegna in una quarta e due terze elementari di San Vero Milis (provincia di Oristano) è stata sospesa per 20 giorni con riduzione dello stipendio dall’Ufficio scolastico regionale per avere ripetutamente recitato in aula preghiere con i bambini.

    Sul caso sembra utile riprodurre passi di commenti apparsi su Il Fatto Quotidiano e su La Nuova Bussola Quotidiana, seguiti da alcune risposte che la maestra ha dato a ProVita&Famiglia che l’ha intervistata.  

    Da Il Fatto Quotidiano (7 aprile 2023, Alex Corlazzoli)

    . In queste ore si discute molto della maestra in provincia di Oristano a cui è stato sospeso lo stipendio e l’attività lavorativa (NdR: venti giorni di sospensione dell’attività con riduzione dello stipendio) per aver fatto recitare in classe l’Ave Maria e il Padre Nostro. Non solo – io penso – hanno fatto bene a farle un provvedimento disciplinare ma quell’insegnante andava licenziata perché ha manipolato le menti di innocenti bambini, li ha obbligati a fare un atto contro la loro volontà (a quell’età nessun bambino si oppone alla maestra); ha abusato della sua libertà d’insegnamento per imporre la propria ideologia cristiana cattolica.

    . Chi si azzarda a dire che quelle preghiere non hanno fatto male a nessuno è ignorante: ignora, non conosce la sfera spirituale dell’infanzia.

    Da La Nuova Bussola Quotidiana (8 aprile 2013, Andrea Zambrano)

    . Non si tratta di un caso di una maestra indisciplinata che va punita dal ministro dell’Istruzione, bensì di un inquietante fenomeno di cristianofobia di fronte al quale nessuno sembra avere gli strumenti corretti per opporsi.

    . È significativo che a scatenare il tutto siano stati solo due genitori mentre la quasi totalità della classe ha manifestato solidarietà alla Francescangeli. Due contro tutti, la dittatura di una minoranza agguerrita ha avuto la meglio su una maggioranza silenziosa che è stata così umiliata assieme alla maestra. È una situazione che si vede sempre più spesso secondo la collaudata tecnica radicale: la pretesa di pochi di accampare diritti più che discutibili, quando palesemente infondati, ha la meglio sul diritto vero della maggioranza, ma solo quando ad essere colpite sono la legge morale naturale o il sentimento religioso cristiano, che sono i veri obiettivi di queste campagne.

    . Succede l’esatto opposto tutte le volte che una minoranza come quella Lgbt si infiltra nelle scuole per indottrinare i ragazzi con corsi di sessualità in cui insegnare ai ragazzi a infilarsi un preservativo. Oppure con l’ormai affermata teoria gender da dare da bere agli studenti. Di solito, e la Bussola ha raccontato molte volte episodi di questo tipo, i pochi genitori o gli insegnanti che si oppongono non vengono minimamente presi in considerazione dai presidi e sono silenziati nelle loro giuste rimostranze educative. Anzi, a loro viene data la colpa di non essere inclusivi e di essere retrogradi, i loro figli spesso sono oggetto di scherno e nessuno avanza il sospetto che gli insegnanti che impongono queste’lezioni’ debbano essere sospesi per aver urtato la sensibilità di non pochi genitori e alunni. Semmai sono premiati e incoraggiati.

    Da ProVita&Famiglia (13 aprile 2023, intervista di Gloria Callarelli alla maestra Francescangeli)

    . Si rincorrono tante voci e molto è stato scritto sulla vicenda che La riguarda in prima persona. Cosa è accaduto?

    Due giorni prima delle vacanze di Natale ho avuto l’incarico di andare a sostituire un collega assente in una terza, della quale, tengo a precisare, essendo già una mia classe, conoscevo i bambini. Nelle due terze i bambini fanno religione cattolica. In questa classe hanno fatto la prima confessione, in quarta, l’altra classe che seguo, stanno facendo la prima comunione. Per questo motivo con loro abbiamo pensato di iniziare con una preghiera le lezioni, cosa per la quale io chiesi a suo tempo il parere alle mamme. Parere che dette esito positivo. Non l’ho chiesto in terza perché nonostante tutti facciano religione cattolica, una bambina non è battezzata; è capitato però ad esempio che l’anno scorso occasionalmente una preghierina per il nonno di una bimba che stava male l’abbiamo recitata. Sa: i bambini con la maestra parlano, raccontano le loro esperienze e così spontaneamente mi è venuto di fare questo gesto per la bambina, per rassicurarla. E’ stata una cosa spontanea, la stessa bimba era felicissima di farlo e gli altri bambini volevano spontaneamente fare la stessa cosa per i loro nonni.

    . Invece quel giorno cosa è successo?

    Ho deciso di fare con i bambini un bracciale con le perline dell’ave Maria, un piccolo rosario. L’avevo già fatto nella mia quarta, l’ora precedente. Avevo le perline e i fili e ho pensato di tenerli così impegnati e in più di fargli un piccolo regalo in occasione del Natale. Nel momento in cui venivano alla cattedra per mettere il gancetto ho detto loro: ‘Che Dio vi benedica’. I bambini rientrati a casa giustamente hanno fatto vedere il regalino ai genitori. Due mamme si sono quindi lamentate e non hanno gradito il regalo né che si preghi o si cantino canti sacri in aula. Io faccio anche musica con i bambini e confermo, certo, di aver fatto cantare alcuni canti di Natale. Non faccio certo cantare ai bambini le canzoni di Sanremo, magari quelle diseducative con parolacce. Siamo anche educatori del resto.

    . Si parla di una benedizione impartita con l’olio santo

    Io non ho usato nessun olio santo per benedire alcuno. L’unica cosa avvenuta è che avevo messo dei gancetti per i braccialetti nella borsa dove portavo con me anche l’olio preso a Medjugorje. Poiché era lì a vista ho spiegato ai bambini anche la storia dell’olio. Aveva un profumo molto forte, i bambini incuriositi hanno voluto odorarlo, lo hanno preso; è stato tutto molto spontaneo, senza situazioni particolari. Mi sono confrontata anche con un sacerdote che mi ha confermato di non aver fatto nulla di male.

    . Poi come si sono evolute le cose?

    A quel punto il dirigente mi richiama e mi fa sapere che le mamme si sono lamentate e mi ha chiesto di scusarmi con loro. Preciso qui che lui sapeva delle preghiere decise a inizio lezione in quarta. Convocata quindi nei giorni successivi in presidenza, mi sono scusata con le mamme. Ho detto loro che pensavo di fare solo un gesto carino. Devo dire la verità: sono rimasta amareggiata perché mi sarei aspettata che le due mamme mi avessero parlato apertamente de visu senza andare subito dal dirigente. Ma tant’è. C’è stata invece tanta solidarietà dagli altri genitori. Pensavo a quel punto che la cosa si chiudesse lì. Invece non è stato così: dopo venti giorni mi viene consegnata una raccomandata a mano dal dirigente, con tanto di sorriso da parte sua: non immaginavo che dentro ci fosse la prima convocazione dell’ufficio scolastico. (…)

    P.S. Ci piace segnalare che la raccolta quaresimale di fondi per alcune borse di studio in favore di studenti cattolici palestinesi poveri di Jenin (così che possano frequentare la scuola cattolica di Zababdeh) - promossa dalla parrocchia romana di sant'Ippolito a piazza Bologna - ha oltrepassato i diecimila euro (vedi https://www.rossoporpora.org/rubriche/papa-francesco/1127-papa-ungheria-lepori-quaresima-aleppo-jenin-scuola.html ).

     

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