"L'IMPEGNO", LIBRO DELLA SETTIMANA PER L'OSSERVATORIO VAN THUAN

 

“L’IMPEGNO”, LIBRO DELLA SETTIMANA PER L’OSSERVATORIO VAN THUAN  - di OMAR EBRAHIME – www.rossoporpora.org – 17 novembre 2014

 

Una recensione di Omar Ebrahime de “L’impegno – Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno” apparsa sul sito dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuận, creato in memoria del porporato vietnamita deceduto nel 2002 al quinto anno di presidenza del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. L’Osservatorio, presieduto da mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e già segretario dello stesso Consiglio, intende promuovere la dottrina sociale della Chiesa a livello internazionale. Ha una propria rivista trimestrale e annualmente pubblica un ‘Rapporto’ sullo stato della dottrina sociale della Chiesa nel mondo (www.vanthuanobservatory.org).

Il Libro della Settimana

L'impegno. Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno.

G.RUSCONI
[Rubbettino]

Di tanto in tanto in Italia si assiste a campagne laiciste o anche apertamente anticlericali il cui slogan potrebbe essere riassunto, per quanto brutalmente, in questi termini: “Ma a che serve la Chiesa per chi non crede? Che ci facciamo? Perchè dovrebbe avere agevolazioni economiche o fiscali?”, volendo intendere con ciò che il contributo pratico di sviluppo sociale che essa offre al bene del Paese non è - per dire il meno - proprio immediatamente visibile. I grandi quotidiani nazionali e persino alcuni talk-show sulle tv in prima serata rilanciano a loro volta questo ritornello come se si trattasse di un'ovvietà disarmante e a tutti nota. In realtà le cose stanno molto diversamente perchè se è vero che il primo interesse della Chiesa è di ordine spirituale (la salvezza delle anime) non è tuttavia meno vero che è proprio questa preoccupazione assoluta per il Regno di Dio a rendere possibile – in concreto – un'opera articolatissima di carità sociale che nessun altra realtà (Stato compreso) potrebbe altrimenti mettere in piedi. Il saggio investigativo del giornalista Giuseppe Rusconi ha l'indubbio merito di mostrare, cifre alla mano, per la prima volta questo “grande disegno organico di carità [...] tanto più rimarchevole in tempi come i nostri di palese sfiducia e scollamento tra cittadini e 'istituzioni'” (pag. 8) e in cui il molto bene che pure c'è fatica ad emergere, soprattutto sui grandi mass-media. La questione tocca poi anche diversi nervi scoperti dell'informazione politically correct nel nostro Paese (che spesso segue logiche ideologiche più che la deontologia professionale) ed è per questo tanto più apprezzabile che sia proprio un giornalista professionista a fare luce con strumenti laici ed obiettivi su questo autentico universo sommerso. L'indagine si snoda lungo venti brevi capitoli cercando di abbracciare l'intera trama di fraternità che la Chiesa – sia come CEI che come laicato organizzato che come volontariato personale e/o famigliare – disegna sul nostro territorio, eppure, già in premessa, l'Autore non può fare a meno di non citare tutte quelle grandi realtà che nonostante questo sono rimaste comunque purtroppo fuori dal racconto, semplicemente per motivi di tempo o di spazio: “ci sarebbe piaciuto ad esempio parlare delle case-famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Benzi o della sua lotta contro la tratta delle schiave da marciapiede; del 'Progetto Gemma' del Movimento per la Vita (per l'adozione prenatale a distanza di madri tentate dall'aborto); dell'immane impegno anti-pedofilia dell'associazione 'Meter' e del suo fondatore don Fortunato Di Noto; del coraggioso recupero di ex-carcerati fatto nella residenza estiva della famiglia Sturzo dal 'Rinnovamento nello Spirito'; dall'assistenza a sordi, muti e ciechi da parte del Movimento apostolico; dell'opera a tutto campo della Comunità di Sant'Egidio e di 'Nuovi Orizzonti' di Chiara Amirante; della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e del bene che è fermentato attorno al Santuario della Beata Vergine di Pompei” (pag. 10). 

            Venendo all'analisi vera e propria, l'idea di Rusconi è quella di presentare per ogni area strutturata d'intervento (scuole e istituti di formazione professionale, mense dei poveri e banco alimentare, enti sanitari e socio-assistenziali, iniziative contro la droga e l'usura, mercato del lavoro e lotta alla disoccupazione, immigrazione) con degli esempi locali, tratti dal territorio, dal Nord al Sud, l'opera concreta che la Chiesa e i cattolici hanno messo a punto per contrastare quella determinata emergenza o area di crisi. Si va così dalle realtà di periferia (Roma compresa) assediate dalla povertà (aumentata peraltro ulteriormente con l'ultima crisi economica) dove “l'aiuto dello Stato è sempre meno incisivo” (pag. 21) e le parrocchie - lontano da occhi indiscreti - sono le prime a supplire ai veri e propri drammi umani, alle difficoltà croniche del Mezzogiorno dove la Chiesa deve lottare non solamente contro la crisi e lo Stato inadempiente ma anche contro la criminalità rappresentata dalla mafia e dalla camorra. Scorrendo le cifre emergono così dati del tutto inediti, almeno al grande pubblico: ad esempio quello relativo ai servizi sociali promossi in tutta Italia dalle parrocchie (ben 3.875, di cui 3.633 gestiti direttamente) e al settore delle mense di cui le stesse parrocchie gestiscono – in un modo o nell'altro – il 30,7% del totale. Volete sapere per curiosità chi si occupa del restante 70%?  Anzitutto la Caritas, quindi vari Ordini e Congregazioni religiose, infine - l'ultimo quarto - “realtà diverse come diocesi o associazioni di fedeli” (pag. 31), cioè sempre organi ecclesiali. In definitiva, insomma, “considerato come le mense prive di aiuto pubblico siano quattro su cinque e che un pasto ha mediamente un valore monetario di 4,5 euro, si può calcolare che con la sua opera in questo campo la Chiesa nelle sue variegate espressioni faccia risparmiare allo Stato non meno di 27 milioni di euro l'anno” (pag. 32). Una situazione analoga si registra anche relativamente alla molteplicità degli enti caritativi che offrono aiuti alimentari (i 2/3 dei quali sono stati fondati e/o sono gestiti da sacerdoti, religiosi o laici cattolici che s'ispirano alla Dottrina sociale) e che annualmente contribuiscono “per 650 milioni di euro ad alleviare nell'ambito alimentare la 'povertà assoluta' di tante persone e famiglie indigenti” (pag. 37). Tuttavia l'approfondimento senz'altro più importante di questi tempi è quello relativo all'offerta educativa, esaminata al capitolo VI (cfr. “La Chiesa e la scuola paritaria cattolica”, pp. 45-52), che se pure formalmente è stata riconosciuta dallo Stato grazie alla legge 62/2000 che colloca espressamente le paritarie - comprese quelle definite di 'ispirazione cristiana', circa 9.000 - a tutti gli effetti nell'alveo del sistema nazionale di istruzione, stenta ancora a decollare in tutte le sue potenzialità. Anzi, le sovvenzioni pubbliche per garantire alle famiglie il principio della libertà di scelta sono sempre meno con l'aggravante che “in media ogni allievo di scuola statale costa allo Stato una somma più di dieci volte superiore a quello del coetaneo iscritto a una scuola paritaria” (pag. 50).        

            In breve, “da quanto appare nel rapporto tra Stato e scuola paritaria si prefigura una sorta di applicazione del principio di sussidiarietà al contrario, nel senso che sono le scuole paritarie ad aiutare finanziariamente lo Stato, per non meno di sei miliardi annui. Tra le scuole paritarie quelle cattoliche sono la maggioranza, attorno ai due terzi. Ne consegue che nel settore educativo, essenziale per il futuro della Nazione, la Chiesa con le 'sue' scuole paritarie aiuta in misura importante lo Stato (e dunque l'intera comunità) anche sotto l'aspetto finanziario (oltre che valoriale), facendogli risparmiare ogni anno circa 4.500.000.000 di euro” pag. 51). Nel campo dell'occupazione, invece, l'Autore si sofferma sul Progetto Policoro, nato nell'omonima città in provincia di Matera nel dicembre 1995, all'indomani del Convegno ecclesiale nazionale “Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia”. Fu in quell'occasione infatti che l'allora Direttore dell'Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro della CEI, monsignor Mario Operti (1950- 2001), lanciò una serie di proposte per combattere la piaga della disoccupazione giovanile e lo sfruttamento minorile particolarmente acuto nel Mezzogiorno. Si avviò così di lì a poco una fitta rete di cooperazione sul territorio che coinvolgendo i diversi soggetti (ecclesiali, associativi, istituzionali) diede luogo a mezzo migliaio (fino ad oggi) di iniziative imprenditoriali che avrebbero coinvolto oltre 4.000 ragazzi e, professionalmente, più di un migliaio di lavoratori, perlopiù in cooperative di tipo sociale (circa 500), aperte anche ai disabili, in pieno accordo con la filosofia ispiratrice del progetto che mira a porre al centro la persona e a conciliare capitale e lavoro. Il contributo della CEI al progetto (per inciso tratto anche dai fondi dell'otto per mille) ammonta oggi a circa un milione di euro l'anno. Concludendo, e sommando le varie voci di spesa, l'Autore stima che il risparmio complessivo per lo Stato derivato dall'attività ecclesiale sociale annualmente sia di 11 miliardi di euro (si veda la tabella riassuntiva per singole voci a pag. 137) a fronte del miliardo di media che arriva grazie al gettito dell'otto per mille: “si conferma quindi come la Chiesa si sia assunta e svolga incisivamente una funzione ben conosciuta di supplenza, per sopperire alle insufficienze dello Stato” (pag. 133). Dalle scuole (sempre più bistrattate massmediaticamente) che come visto contribuiscono a far risparmiare allo Stato circa quattro miliardi e mezzo l'anno alla sanità ospedaliera (un miliardo e duecento milioni circa) alla galassia sconfinata del volontariato sociale nei suoi vari e molteplici aspetti (oltre due miliardi di euro). Insomma “un impegno che lo Stato dovrebbe valorizzare e non certo umiliare, ad esempio sotto l'aspetto fiscale” (pag. 82). Numeri alla mano, difficile non essere d'accordo.     

Omar Ebrahime

 

G. RUSCONI, L'impegno. Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno, Rubbettino, Soveria Mannelli 2013, Pp. 138, Euro 12,00.

P.S. Il libro è disponibile nelle librerie religiose e, a Roma, anche presso la libreria “Il Mercatone del libro” di via Cremona 1 (piazza Bologna, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)